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Verga e la questione meridionale (La vita (Fu autore di romanzi, novelle e…
Verga e la questione meridionale
La vita
Fu autore di romanzi, novelle e testi teatrali e il suo nome è legato indissolubilmente al movimento del Verismo
1860 - Allo sbarco dei garibaldini si arruola nella Guardia Nazionale in favore dell’Unità d’Italia
Giovanni Verga è tra i narratori italiani più noti della seconda metà dell’800
Verismo
Nasce sotto l'influenza del Positivismo, quell'assoluta fiducia nella scienza, nel metodo sperimentale e negli strumenti Infallibili della ricerca
Fotografa la realtà
Nasce fra il 1875 e il 1895 ad opera di
Giovanni Verga e Luigi Capuana
Darwinismo
Verga si definisce un pessimista perché appoggiava le teorie del darwinismo sociale una corrente di pensiero che sosteneva che
"la lotta per la sopravvivenza tra il più debole e il più forte debba essere una regola delle comunità italiane"
Verga credeva che il progresso cambierà solo la scienza ma non cambierà mai l'animo umano e definisce il progresso una "Finzione"
Non percepisce il fascino della scienza
e del progresso
Le sue opere
I Malavoglia un romanzo "corale" uscito nel 1881
Il termine romanzo "corale" sta a significare che nel romanzo l'autore non assume la prospettiva di questo o quel personaggio ma imposta una narrazione corale. "Tutti i punti di vista hanno pari dignità, avviene una narrazione che a volte può apparire quasi simultanea
Un'altra delle sue opere più importanti fu Mastro-Don Gesualdo uscito nel 1889.
Mastro-Don Gesualdo può essere collegato a Mazzaró, protagonista della la novella "La Roba"
Come vede Verga la questione meridionale
Verga descrive la questione meridionale attraverso una sua opera ovvero, I Malavoglia
In questa sua opera per tanto i personaggi che la compongono, la famiglia dei Malavoglia sono degli inetti
A differenza di D'annunzio che nelle sue opere descrive i suoi personaggi come degli eroi Verga li descrive come degli inetti
Emmanuel Pepe 5BM