Non c’è un approccio di universal design negli appartamenti mentre ormai fa parte della cultura di progetto. Se l’obiettivo è la vita indipendente: una disabilità sensoriale o fisica o anche minimamente di natura cognitiva, una confusività e così via, in base allo spazio costruito in cui sei messo, ti rende più o meno indipendente. Allora, l’ambiente è il foriero della vita indipendente, sia in termini di spazio che in termini di oggetti e relazioni. Se progettiamo secondo una logica collegata al design e una logica anche ergonomica degli ambienti, anche le persone con disabilità riescono a raggiungere dei livelli di autonomia.