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IL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO: IL RUOLO DELLA MEDIAZIONE ICONICA…
IL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO: IL RUOLO DELLA MEDIAZIONE ICONICA
DEFINIZIONE DI AUTISMO
E' un disturbo definito enigmatico a motivo della sua eziologia oscura, della convivenza di più modelli interpretativi e per l'assenza di una definizione clinica unitaria. Le persone con questo disturbo presentano una sintomatologia relativa a deficit:
NELLA COMUNICAZIONE
Uso/Comprensione del linguaggio verbale e non verbale che può manifestarsi anche come deficit sociale, come per esempio:
MANCANZA DI COMPORTAMENTI PRO-SOCIALI;
DIFFICOLTA' NEL CAPIRE COSA FANNO GLI ALTRI
DI IMMAGINAZIONE
Ricorso ad un repertorio di comportamenti rigidi e ripetitivi ed un linguaggio monotematico.
CRITERI PER LA SCELTA DEGLI INTERVENTI
Gli interventi comunemente usati sono di tipo ABILITIATIVO e PSICO-EDUCATIVO, volti a sviluppare competenze e sostituire in modo graduale le manifestazioni comportamentali problematiche. Essi sono:
APPROCCIO DI TIPO COMPORTAMENTALE
APPROCCIO DI TIPO EVOLUTIVO
INTERVENTI DIDATTICI
Gli interventi didattici devono essere organizzati tenendo conto dei punti di forza e di debolezza di ciascuno. Le sfere d'intervento normalmente realizzate, sono:
AFFETTIVO-RELAZIONALE
Imparare strategie di autoregolazione delle emozioni; comprendere le emozioni degli altri.
COMPORTAMENTALE
Apprendere modelli di comportamento socialmente accettabili.
COGNITIVA
Maturare la capacità di agire in modo finalizzato; sviluppare la flessibilità e il Problem Solving.
AUTONOMIA
Sviluppare abilità di autonomia quotidiana.
COMUNICATIVO-LINGUISTICA
Usare diverse forme di comunicazione, comprendere la comunicazione degli altri, capire la pratica della comunicazione.
SENSORIALE
Imparare ad evitare/tollerare le stimolazioni sensoriali in modo socialmente accettabile
SOCIALE
Apprendere regole per favorire la partecipazione sociale e le attività cooperative.
LE CONDIZIONI D'INTERVENTO CHE POSSONO FAVORIRE IL PROCESSO D'INCLUSIONE, SONO:
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DA DEFINIRE
Devono essere obiettivi realistici rispetto alla situazione individuale dell'alunno ed integrati a quelli della classe.
ORGANIZZAZIONE DELL'AMBIENTE
Riduce l'insorgere di comportamenti socialmente problematici. Gli interventi sull'ambiente devono riguardare:
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DA SVOLGERE
Deve essere informato sulle attività da svolgere e sul loro ordine di esecuzione.
TEMPO
Favorire la prevedibilità delle azioni, comprendendo l'inizio e la fine di un'attività e la percezione della sua durata.
DEVE ESSERE PERCEPITO COM PREVEDIBILE, ATTRAVERSO L'USO DI FACILITATORI O ANTICIPATORI
VALUTAZIONE DELLE ABILITA' E DEI DEFICIT DELL'ALLIEVO
Favorisce la conoscenza dell'allievo e viene fatto in equipe fra tutte le figure che prendono in carico l'alunno.
Nella didattica rivolta agli alunni con autismo, vi è il frequente ricorso all'utilizzo delle IMMAGINI E DEI SUPPORTI VISIVI PER AGEVOLARE L'ORGANIZZAZIOE DELLE ATTIVITA' E DEI CONTENUTI DI CONOSCENZE. Il loro vantaggio è quello di OGGETTIVAZIONE DELLA REALTA'.
I Mediatori Didattici devono possedere i seguenti requisiti:
DENSITA'
Permette di comprendere un elevato numero di infromazioni
COORDINAZIONE
Attraverso il linguaggio grafico mostrano l'interrelazione tra gli elementi della rappresentazione.
OGGETTIVAZIONE
Il mediatore iconico consente di rendere accessibile l'oggetto in assenza.
ANIMAZIONE
Rendono intelligibile i rapporti di causa-effetto dei fenomeni e degli eventi.
ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE ICONICA E' FAVORITO IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO POICHE' LE INFORMAZIONI OLTRE AD ESSERE ASCOLTATE VENGONO ANCHE VISUALIZZATE.