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ORGANIZZARE PER INCLUDERE: NOTE DEL DIRIGENTE ((L'ISTITUZIONE…

- - - - ALLESTIRE LO SPAZIO SCUOLA
        BOBBIO afferma che promo ed imprescindibile compito del DS è quello di allestire uno spazio sicuro e percepito tale dall'utenza. In una prospettiva inclusiva, significa allestire lo spazio in funzione dell'alunno diversabile, liberato da vincoli e che consenta un'esplorazione comunicativa. Ciò significa mettere in atto procedure che permettano l'accessibilità dell'alunno, non solo alla struttura, ma anche agli oggetti presenti nello spazio aula e promuovere l'autonomia personale.
        Significa, quindi:
        
        OGNI AULA OSPITANTE UN DIVERSABILE DEVE POSSEDERE UNA LIM E/O ALTRI DISPOSITIVI TECNOLOGICI
        
        NEL CASO FOSSE PRESENTE UN BAMBINO AUTISTICO E' NECESSARIO TENER CONTO DEI RIFLESSI DI LUCE, DEL COLORE DELLE PARETI E DEL PAVIMENTO
        
        COLLOCARE I SUSSIDI DIDATTICI TENENDO CONTO DELL'ALTEZZA DI UN BAMBINO
        
        PIANIFICARE L'ASSEGNAZIONE DELLE AULE AI GRUPPI CLASSE
        
        POSSEDERE ARREDI FLESSIBILI NELL'USO E DI FACILE SPOSTAMENTO
    - - IN- FORMARE IL PERSONALE SCOLASTICO SULLA DIVERSABILITA'
        Informare, dal latino "dar forma", "istruire", "dar notizia". In questa prospettiva l'accezione è quella di DARE FORMA A QUALCOSA O QUALCUNO, INDICATIVO DI UN PROCESSO ORIENTATO A TOCCARE LE DIMENSIONI DELLA PROFONDITA' E DELLA DURATA.
        Nella realizzazione del PROCESSO INCLUSIVO, informare tutto il personale scolastico sulla disabilità, significa attuare un processo carsico che vada ad incidere sulle convinzioni, sui gesti, sui comportamenti, sulle paure, sulle credenze insite nel sistema di valori di una comunità scolastica.
        Il DS, dovrà quindi curare:
        
        ESSERE PORTATORE DI UNA LOGICA DI CAMBIAMENTO DELLE PRATICHE DIDATTICHE
        
        INFORMARE E FORMARE I COLLABORATORI SCOLASTICI
        
        CREARE OCCASIONI IN-FORMATIVE PER TUTTI, SPECIE PER GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO.
        
        INFORMARE IL PERSONALE AMMINISTRATIVO PER LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RECANTE LO STATO DI SALUTE DEGLI ALUNNI
        
        CHE I DOCENTI SERVANO LA STORIA DEL DISABILE IN COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA;
    - - TUTELARE L'ALUNNO DIVERSABILE
        Derivato di TUTUS "RENDERE SICURO", da intendersi come tutela che si manifesta nell'offrire all'alunno diversabile di partecipare alla sua creazione. A scuola l'azione di tutela deve manifestarsi:
        
        Nella progettazione curricolare, la quale deve prevedere interventi educativi personalizzati ed individualizzati 8PEI, PDP
        
        Predisporre momenti scolastici divertenti che siano inclusivi (Feste, Recite, Partecipazione del diversabile alle iniziative didattiche collegate alla programmazione di classe)
        
        Nella fase dell'inserimento
        
        Attenzione ai momenti di valutazione intermedia e finale
    - - INCONTRARE LA FAMIGLIA
        INCONTRARE trovarsi di fronte a qualcuno. Termine che evoca l'apertura del sé verso l'altro e quindi l'inizio di una nuova relazione.
        Per il DS incontrare la FAMIGLIA rappresenta il primo passo per la costruzione di una relazione di fiducia volta al benessere del bambino speciale. Per questo è importante, nel momento dell'inserimento nella scuola:
        
        ASSUMERE UNO STILE INFORMALE
        
        L'INCOTRO SCUOLA-FAMIGLIA DEVE ESSERE CERCATO E VOLUTO DAL DS
        
        AVVICINARSI IN PUNTA DI PIEDI
        
        ASSUMERE LA POSTURA DELL'ASCOLTO
        
        INCONTRARE LE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI NORMODOTATI CERCANDO DI STABILIRE UN'ALLEANZA EDUCATIVA
    - - ACCORDARE SCUOLA E REALTA' TERRITORIALE
        ACCORDARE - dal latino COR - CORDIS "cuore", CONCORDARE
        La normativa scolastica ribadisce l'importanza di stabilire rapporti con gli enti locali per la realizzazione dell'offerta formativa.
        Per un'OFFERTA FORMATIVA INCLUSIVA occorre integrare gli interventi dei vari enti al fine di realizzare un progetto di vita per l'alunno diversabile che sia armonico e modulato sulle sue potenzialità in modo da garantire la sua partecipazione sociale e lavorativa.
        
        IL DIRIGENTE SCOLASTICO DEVE:
        
        Conoscere le risorse presenti sul territorio;
        
        Stipulare convenzioni con gli enti che possono prevedere l'utilizzo di educatori, la fornitura di sussidi, attrezzature e l'erogazione di finanziamenti per progetti.
        
        GLI ENTI LOCALI DEVONO:
        
        Provvedere all'assistenza per l'autonomia;
        
        Gestire il diritto allo studio;
        
        Provvedere per la fornitura, la costruzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici adibiti ad uso scolastico
    - - RECUPERARE LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE
        Le singole realtà scolastiche ricevono ogni anno una circolare recante ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PROGRAMMA ANNUALE.
        I fondi possono essere reperiti:
        
        Dal MIUR che pubblica molti avvisi;
        
        Dalla DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE che fornisce alle scuole le indicazioni per la presentazione dei progetti relativi all'inclusione scolastica;
        
        In collaborazione con l'INDIRE sono state proposte diverse sperimentazioni.
        
        INDUCE A RIFLETTERE IL CARATTERE PROGETTUALE E NON FUNZIONALE DEI FINANZIAMENTI.