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I MODELLI DELL'INSEGNAMENTO ((MODELLI RECENTI Le sfide della "…
I MODELLI DELL'INSEGNAMENTO
MODELLI RECENTI
Le sfide della "società della complessità" e gli sviluppi nelle scienze umane e dell'educazione hanno contribuito ad una svolta negli studi sull'insegnamento, chiamata NUOVA RICERCA DIDATTICA (Damiano), intendendo quest'ultima non più come discorso teorico da cui derivano le applicazioni pratiche, ma come sapere che si costruisce sulla riflessione sistematica degli eventi e dei processi d'insegnamento. Si profila così l'esigenza di modelli formativi che aiutino il soggetto a:
ELABORARE I PROPRI OBIETTIVI DI STUDIO;
DEDICARE TEMPO ED ENERGIE CON PERSEVERANZA;
MONITORARE E VALUTARE LE PROPRIE PRESTAZIONI;
GESTIRE I PENSIERI E LE RELAZIONI.
SUL PIANO DELLE TORIZZAZIONI, VI SONO DIVERSE PROPOSTE INNOVATIVE, QUALI:
INSEGNAMENTO MULTIMEDIALE
Si configura come lo studio dei metodi dei media per l'analisi, la progettazione, lo sviluppo e la valutazione dei processi di insegnamento-apprendimento. Offre una pluralità di mediazioni didattiche, quali:
Un suo limite può essere ricondotto al NEOFUNZIONALISMO, con la conseguente perdita ontologica e valoriale della natura e del mondo
MIGLIORE ESPERIENZA NELLA COMUNICAZIONE
L'INDIVIDUALIZZAZIONE DELL'INSEGNAMENTO E LA PERSONALIZZAZIONE DELL'APPRENDIMENTO
SUPPORTI ALLA LEZIONE TRADIZIONALE: l'ipertesto permette una migliore comprensione della lezione, consentendo al docente di completare la spiegazione con videate esplicative.
COLLABORAZIONE FRA COLORO CHE APPRENDONO
COSTRUZIONE DI AMBIENTI DIDATTICI, COME COMUNITA' DI APPRENDIMENTO
SISTEMA DI TUTORATO
E-LEARNING
E' un metodo basato sull'autoapprendimento a distanza attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici. Gli elementi essenziali sono:
UTILIZZO DEL PC
INDIPENDENZA DAI VINCOLI DI PRESENZA E DI ORARIO
CONNESSIONE ALLA RETE
MONITORAGGIO CONTINUO DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO
POSSIBILITA' DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN QUANTO LO STUDENTE VIENE INSERITO IN UNA COMUNITA' DI APPRENDIMENTO
INSEGNAMENTO TUTORIALE
Denota una funzione di guida per raggiungere determinati obiettivi di apprendimento. I DESTINATARI SONO TUTTI COLORO I QUALI HANNO BISOGNO DI UN ALTRO PER APPRENDERE. Viene utilizzato per:
Superare la contraddizione fra qualità dell'istruzione e numero elevato di soggetti da formare;
Migliorare l'interazione fra docente e studente;
Ottimizzare le risorse del sistema formativo
GLI OBIETTIVI SONO:
FORNIRE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER COSTRUIRE UN PERSONALE ITINERARIO FORMATIVO
OFFRIRE UN SOSTEGNO CON L'AVVERTENZA CHE TALI ATTIVITA' SIANO SVOLTE IN MODO CONTINUATIVO E NON EPISODICO.
OFFRIRE UN SOSTEGNO PER L'ESECUZIONE DEI COMPITI (Scaffolding)
L'insegnante svolge quelle parti di compito che l'alunno non riesce ancora a padroneggiare. Un requisito fondamentale consiste nella diagnosi del livello di capacità del soggetto e delle sue difficoltà e nell'offerta di passaggi intermedi
INSEGNAMENTO INCLUSIVO
Modello teorizzato dall'UNESCO durante la CONFERENZA DI SALAMANCA DEL 1994, comprende tutte quelle strategie tese all'integrazione degli alunni disabili e/o in condizioni di marginalità o a rischio di esclusione sociale. Questo tipo di alunni richiedono particolari interventi educativi e di sostegno didattico. Una condizione necessaria per l'efficacia di tale insegnamento è la condivisione della metodologia con l'intero team docente, inoltre un recente settore di ricerca è quello che valuta e riflette sull'uso dei MEDIA DIDATTCI allo scopo di favorire l'inclusione degli alunni BES. Le macrolinee d'intervento sono:
CLIMA DI CLASSE: strutturazione di un clima relazionale caratterizzato da un forte senso di appartenenza e di condivisione degli stessi valori e regole e che si esprime attraverso la valorizzazione reciproca.
MODALITA' APPRENDITIVE: riconoscimento del ruolo attivo dell'alunno nel processo di costruzione della conoscenza. Le modalità inclusive devono favorire una maggiore consapevolezza dei processi cognitivi.
PROFESSIONALITA' DEGLI INSEGNANTI: che devono conoscere i bisogni educativi normali e speciali
CONTENUTI E STRUMENTI: Scelta ed adattamento di tutti i materiali didattici in funzione delle esigenze degli alunni e della classe.
L'INSEGNAMENTO ORIENTATIVO
Contribuisce a costruire nell'alunno una personalità capace di progettare in autonomia la propria vita e si configura come un'azione di accompagnamento dello studente che si concretizza nella proposta di percorsi di apprendimento personalizzati. In tale prospettiva, il docente è:
TENUTO A CREDERE IN CIO' CHE INSEGNA
IN MODO COLLEGIALE E COLLABORATIVO DEVE FAR POSTO ALLE ALTRE DISCIPLINE IN MODO DA FAR EMERGERE LE REALI ATTITUDINI E GLI INTERESSI DELL'ALUNNO.
Inoltre, tale modello:
IL SOGGETTO CONQUISTA LA PRORPIA IDENTITA'
FAVORISCE LA CAPACITA' DI VALUTARE PER DECIDERE
INCORAGIA L'AUTOGESTIONE E L'AUTOVALUTAZIONE
INDIVIDUA ED INCORAGGIA LE MANIFESTAZIONI ATTITUDINALI
FAVORISCE L'INIZIATIVA DEL SOGGETTO
COOPERATIVE LEARNING
Applicazione di particolari tecniche di apprendimento cooperativo.
La matrice è da individuare nella pedagogia di DEWEY E NELLE TORIE DI:
Teoria dei Climi di Kurt Lewin in cui si sostiene che all'interno di un gruppo si creano delle relazioni, delle interdipendenze tramite le quali i soggetti agiscono;
Teoria del Contatto di Gordon Allport secondo cui si attivano delle relazioni positive grazie alle interazioni fra i componenti del gruppo;
Teoria dell'Apprendimento Centrato sulla Persona di Rogers dove empatia, accettazione non giudicante e congruenza permettono di “mettersi nei panni dell'altro”;
Teorie del Costruttivismo Sociale: si costruisce nuova conoscenza e si apprende in modo sociale a partire dalle conoscenze già possedute da ciascuno nel gruppo.
E' una modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento che porterà alla costruzione di nuova conoscenza. E' CARATTERIZATO DA:
a) INTERDIPENDENZA POSITIVA: ogni membro si sente responsabile del proprio ed altrui lavoro;
b) INTERAZIONE FACCIA A FACCIA: tutti cooperano per portare a termine un lavoro;
c) USO DI COMPETENZE SOCIALI
d) CONTROLLO COSTANTE DELL'ATTIVITA' SVOLTA.
E' UN MODELLO CHE PERMETTE DI SVOLGERE COMPITI COMPLESSI LA CUI SOLUZIONE E' POSSIBILE GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE.
L'INSEGNANTE DEVE
DEFINIRE I RUOLI E LE COMPETENZE DEGLI ALUNNI
OSSERVARE E STIMOLARE
PROGETTARE I COMPITI A PICCOLI GRUPPI
INTERVENIRE QUANDO RICHIESTO
USARE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE
MONITORARE L'APPRENDIMENTO CHE GLI ALUNNI ACQUISISCONO
CREARE UN CLIMA COLLABORATIVO
AGLI ALUNNI E' RICHIESTO
CONTROLLARE SE TUTTI CONDIVIDONO INFORMAZIONI E RISORSE
COMUNICARE ED ACCETTARE LE DIFFERENZE INDIVIDUALI
OSSERVARE SE TUTTI COLLABORANO