“Sull’Altopiano, comprese le bombarde pesanti da trincea, non v’erano meno di mille bocche da fuoco. Un tambureggiamento immenso, fra boati che sembravano uscire dal ventre della terra, sconvolgeva il suolo. La stessa terra tremava sotto i nostri piedi. Quello non era tiro d’artiglieria. Era l’inferno che si era scatenato. Trombe di terra, sassi e frantumi di corpi si elevavano, altissimi, e ricadevano lontani. Tutto il terreno tremava sotto i nostri piedi. Un terremoto sconvolgeva la montagna”. (Emilio Lussu da “Un anno sull’Altipiano”)