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Apparato Cardiocircolatorio: da lez 7 a lez 11 (I gruppi sanguigni (La…
Apparato Cardiocircolatorio: da lez 7 a lez 11
Il sistema linfatico
Durante lo scambio di sostanze nutritive dai capillari esce una piccola quantità di plasma che si accumula in questi spazi intercellulari che costituisce il liquido interstiziale. Qui avvengono gli scambi tra ossigeno e sostanze nutritive e anidride carbonica e sostanze di rifiuto. Inoltre il sistema linfatico raccogli il liquido interstiziale in eccesso e lo restituisce al sangue. Esso comprende l'apparato vascolare linfatico: una fitta rete di capillari, vasi e dotti linfatici e gli organi linfoidi: i linfonodi, la milza e il timo.
Il sistema linfatico restituisce al sangue i liquidi e le sostanze nutritive perse e trasporta i grassi assorbiti dall'intestino tenue e poi svolge la funzione difensiva perché i linfonodi sono particolarmente di linfociti.
I linfociti si sviluppano nelle cellule staminali del midollo osseo, entrano poi nella circolazione sanguigna e si formano gli organi linfoidi che si moltiplicano e si spostano dove serve il loro intervento. I linfonodi sono rigonfiamenti che si trovano lungo i vasi linfatici e sono pieni di macrofagi. La milza è una ghiandola che si trova sotto il polmone sinistro, deve demolire i globuli rossi vecchi e riciclarne il ferro. Il timo è una ghiandola che si trova dietro lo sterno; qui maturano i linfociti T fondamentali nella difesa immunitaria.
I meccanismi di difesa dell'organismo
Le malattie infettive sono provocate da germi patogeni come alcuni funghi microscopici che provocano le micosi, alcuni batteri che provocano la polmonite, i virus provocano raffreddore, influenza, morbillo, epatite e AIDS.
Il sistema immunitario è un insieme di cellule che protegge l'organismo da virus, batteri ecc. Con un serie di fasi (Risposta immunitaria) distrugge i germi. Ci sono due risposte di difesa: aspecifiche e specifiche. Le aspecifiche non si concentrano su un determinato germe, le specifiche invece si.
Le difese aspecifiche
Le difese aspecifiche sono: le barrire contro i germi invasori e l'intervento dei macrofagi (globuli bianchi) che fanno parte della classe dei monociti. La pelle quando è intatta impedisce l'ingresso d qualsiasi batterio; le ghiandole salivari producono il lisozima, una sostanza chimica antibatterica; le cellule cigliate nelle vie respiratorie, spingono fuori i germi presenti nell'aria respirata; i succhi gastrici nello stomaco uccidono i germi presenti nel cibo crudo. I macrofagi e i neutrofili inglobano il germe e lo uccidono.
Le difese specifiche
Non tutte le difese aspecifiche riescono ad uccidere i germi patogeni, quindi il sistema immunitario reagisce scatenando una difesa specifica che combatte un determinato tipo di germe. I globuli bianchi che realizzano la difesa specifica sono i linfociti B e T. Questi due linfociti hanno dei recettori con cui possono capire se una cellula fa parte del corpo o è estranea; poi riconoscono i germi invasori e fabbricano gli anticorpi specifici (molecole a forma di Y che attaccano gli antigeni); gli anticorpi marcano soltanto i germi, i linfociti T sono di due tipi: gli helper che aiutano i linfociti B e T a riprodursi e i killer che distruggono le cellule invase da virus.
L'immunizzazione
I vaccini
Il vaccino è un preparato di una piccola quantità di germi patogeni uccisi o indeboliti che viene iniettato nel nostro corpo così l'organismo produce gli anticorpi specifici e le cellule della memoria, senza far ammalare la persona, ed è pronto a sconfiggere i germi in caso di infezione.
La siero-terapia
Quando una persona è colpita da rabbia, tetano o botulismo la vaccinazione non serve; in questi casi bisogna ricorrere alla siero-terapia, cioè un siero contenete glia anticorpi contro agenti patogeni specifici che viene iniettato nella persona malata.
I gruppi sanguigni
La trasfusione di sangue è l'introduzione di sangue in un individuo detto ricevente prelevato da un'altra persona detta donatore. Prima però bisogna assicurarsi che il sangue del donatore sia compatibile con quello del ricevente. Se non lo sono il sistema immunitario del ricevente riconosce estranei i globuli rossi nel sangue e scatena quindi la difesa immunitaria e i globuli rossi si agglutinano. Il sangue si divide in quattro gruppi a seconda della presenza dell'antigene A o B e degli anticorpi; i gruppi sanguigni si chiamano A, B, AB e 0 e il gruppo si può scoprire con un'analisi medica.
Un gruppo A non può ricevere da B perché il gruppo A contiene gli antigeni B; però A può ricevere da 0 perché 0 non ha nessun antigene e quindi non causa alcuna reazione. inoltre 0 può donare a tutti i gruppi perché appunto non ha nessun antigene; inoltre AB può ricevere da tutti i gruppi perché avendo tutti e due glia gli antigeni e non scatena alcuna agglutinazione.
Quando è possibile è meglio ricevere il sangue dal proprio gruppo inoltre se non è possibile trovare sangue del proprio gruppo si può ricevere sangue che non contenga antigeni contro i quali reagiscono gli anticorpi.
Il fattore Rh è un altro antigene che si può trovare sui globuli rossi, se è presente si dice che il gruppo è positivo se non c'è è negativo. Rh- non ha gli anticorpi anti-Rh mentre Rh+ per cui è sempre meglio fare la trasfusione da Rh- a Rh+ e non il contrario.