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ITALIA NELL'ETA' GIOLITTIANA (i liberali si dividono in:…
ITALIA NELL'ETA' GIOLITTIANA
1905 partito socialista ha rappresentanti in parlamento
i liberali si dividono in:
progrstisti
chiedevano di far partecipare il maggior numero di operai nella vita politica
conservatori
chiedevano un sufragio censitario
Luigi Pelloux
tasse sul pane
divieto di libertà di stampa e divieto di associazione e di sciopero
liberali,socialisti, repubblicani e radicali = opposizione parlamentare
1900 nuovi elezioni
Umberto I viene ucciso
Vittorio Emanuele III nuovo re d' Italia
Giuseppe Zanardelli primo ministro
nomina Giolitti ministro degli interni
diritto a creare associazioni e persino di scioperare
crescita dei partiti
scioperi dei contadini
meno ore di lavoro aumento del salario
rimane neutrale tra operai e proprietari
migliora le condizioni di lavoro per i minori e per le donne
finanzia le insfrastrutture
siderurgia
per far si che le industrie iniziarono ad andare bene il governo mise le tasse doganali
peggiorando la situazione del sud
tasso elevato di analfabetismo e disoccupazione
agricoltura arretrata
latifondo
le poche persone colte o facevano carriera nell'amministrazione pubblica oppure emigravano
cercò di migliorarle
riforma sull'agricoltura, infrastrutture (strade, ferrovie)
nuove zone industriali
contro l'analfabetismo
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assicurazioni sulle pensioni, per gli invalidi
nascita delle banche miste
nuovi mutui e investimenti
sviluppo delle industrie chimiche (Pirelli), tessili, alimentari, elettriche e meccanica (Fiat, Alfa e la Lancia)
successi con le sue riforme
accusato di dittatura parlamentare
nascita di nuovi partiti
1910 l'Italia vuole diventare impero e risolvere l'emigrazione
1911 dichiarata guerra alla Turchia e insediamento nella Libia
Libia ha un terreno desertico e sabbioso
1912 si ha il suffragio universale maschile
Patto Gentriloni
Giolitti si dimette
lo sviluppo cambia l'aspetto delle città italiane
nascono i primi centri commerciali, le città sono illuminate
raddoppio degli operai in fabbrica