L'origine di questa attività è remotissima, probabilmente precedente all'agricoltura, e comunque da taluni indicata come una razionale evoluzione, organizzata ed in qualche misura programmatica, dell'attività di caccia, mediante la quale si nutrivano i nostri antenati. L'uomo, infatti, selezionò nel tempo animali di facile gestione ed apprese a ricavarne, oltre alle carni, anche prodotti secondari come il latte e le uova. Apprese quindi ad assicurarsi riserve future di cibo tenendo in vita le bestie sino al momento della necessità di nutrirsene e, in seguito, curando di lasciarne indenni una parte onde consentire la perpetuità attraverso la riproduzione del bestiame.
Sempre contrapposta all'agricoltura, della quale è talvolta antagonista, tal altra piuttosto complementare, la produzione di bestiame ha sempre richiesto, almeno sino al Novecento, strutturazioni logistiche naturali (pascoli) che via via assorbivano maggiori risorse territoriali, sottraendole alla coltivazione.