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IL PETROLIO (LE RISERVE (Le riserve di questa fonte non sono uniformemente…
IL PETROLIO
LE RISERVE
Nel 2013 la produzione di petrolio ha coperto il 31,1% dei consumi mondiali di energia
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Le nazioni che consumano più petrolio sono, infatti, quelle che meno ne possiedono.
l'Europa, ad esempio, consuma ogni anno il 16% della produzione mondiale
le riserve finora accertate si esauriranno tra circa 50 anni, se saranno mantenuti invariati gli attuali consumi annuali
UTILIZZI
Oggi al mondo si consumano ogni secondo 1.096 barili di petrolio, ovvero oltre 174.264 litri. Ai nostri giorni il petrolio è la fonte energetica più importante e per alcune applicazioni è insostituibile
Si tratta però di una fonte di energia non rinnovabile e quindi destinata ad esaurirsi in periodi di tempo più o meno lunghi
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COMPOSIZIONE
Il petrolio è un combustibile fossile, così come il carbone e il gas naturale
prodotti da resti di piante e animali morti centinaia di milioni di anni fa, quando l’uomo non era ancora comparso sulla Terra
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MISCELA DI:
Idrocarburi liquidi
le molecole di idrocarburi sono costituite da due soli tipi di atomi: atomi di carbonio e atomi di idrogeno
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STORIA
Per molti secoli, gli utilizzi di petrolio sono rimasti episodici e di scarsa importanza economica.
I popoli dell'antichità conoscevano i giacimenti di petrolio superficiali, che utilizzavano per produrre medicinali o per alimentare le lampade
L'industria petrolifera nacque negli anni 1850 negli Stati Uniti, dove venne aperto il primo pozzo petrolifero redditizio del mondo
ORIGINE
Gli ambienti più favorevoli alla formazione di idrocarburi sono le aree con scarsa circolazione sui fondali e continui apporti di detriti da parte dei fiumi (antichi mari o laghi), bacini sedimentari dove la crosta terrestre si abbassa in modo graduale o accelerato in seguito a processi geologici naturali.
Qui vivono numerosi organismi, che dopo la morte si depositano sul fondo e vengono continuamente ricoperti da detriti (terrosi e minerali).
Gli strati di fango ricchi di sostanza organica (roccia madre) sprofondano lentamente sotto il peso di nuovi sedimenti.
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