Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
la "Critica del giudizio" ("Critica della ragion pura"…
la "Critica del giudizio"
GIUDIZIO RIFLETTENTE. Facoltà: ragione sentimentale. Sentimento della finalità di ogni cosa/evento.
Mi fa vedere "riflesso" in ogni cosa/evento il senso del finalismo, che in quanto essere umano ho. Ogni cosa/evento è dunque specchio che riflette il mio intimo senso di finalità
GIUDIZIO ESTETICO
BELLO: armonia, proporzione. FINALITA' SOGGETTIVA
Libero
Aderente
E' distinto dal piacevole e dal gradevole, legati alla sensazione. Ha 4 requisiti fondamentali senza i quali non si dà bellezza! Corrispondono a ciascuno dei 4 gruppi delle 12 categorie
QUANTITA': IL BELLO E' UNIVERSALE. Non è relativo al singolo individuo, ma si sa per tutti gli uomini in quanto dotati della medesima ragione.
QUALITA': IL BELLO E' DISINTERESSATO. Non è legato ad altro interesse che non sia la bellezza.
MODALITA': E' NECESSARIO. L'uomo prova piacere estetico spontaneamente, senza intenzionalità.
RELAZIONE: E' FORMA NON LOGICO-CONCETTUALE. Non ha nulla a che vedere con le forme logico-matematiche. La bellezza è intraducibile nel linguaggio logico-concettuale. Perciò è immediato, non pensato. Il giudizio estetico coglie comunque un ordine, non matematico.
SUBLIME: smisurato, sproporzionato
Matematico
Dinamico
LA DIALETTICA DEL SUBLIME. Dopo un primo momento di angoscia, l'uomo si esalta, consapevole della sublimità del suo stesso essere, della dignità morale, che lo svincola dalla forza mostruosa della natura
GIUDIZIO TELEOLOGICO. FINALITA' OGGETTIVA
Analogia con la concezione organicista: ogni parte ha senso ed è finalizzata al tutto. La natura sembra un grande organismo, fatto per la vita dell'uomo, ma l'uomo è l'essere che si pone come fine il Bene, la natura sembra quindi finalizzata a favorire la ricerca del Bene da parte dell'uomo.
"Un fiore è ritenuto bello perché nella sua percezione notiamo una certa finalità che non si riferisce ad alcuno scopo".
"Newton non riesce a spiegare nemmeno un filo d'erba".
Possibile conciliazione
Bene (Critica della Ragion Pratica)
Natura (Critica della Ragion Pura), ora vista come finalistica
"Critica della ragion pura" e "Critica della ragion pratica"
Dualismo
Meccanicismo/determinismo dei fenomeni naturali, ivi incluso l'uomo. Ne deriva che tutto è necessario.
Libertà e finalismo della dimensione morale, l' uomo infatti ha come fine il bene.
Elementi comuni
Frutto dell'Illuminismo: la ragione
Rivoluzione copernicana
GIUDIZI DETERMINANTI=GIUDIZI SINTETICI A-PRIORI.
Kant vuole sottolineare che i giudizi conoscitivi determinano (terminus), cioè delimitano attraverso le categorie.
Ci fanno sentire altro rispetto alla natura perché è una macchina, quindi completamente eterogenea rispetto a quello che siamo nella dimensione morale, ovvero liberi.
Nei giudizi riflettenti la natura ci si presenta come noi: libera e ordinata finalisticamente.