Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
La fine dell'impero romano e i "barbari" (la parola "…
La fine dell'impero romano e i "barbari"
la parola "barbaro" deriva dal greco e significava "balbuziente"
infatti per i greci erano barbari i popoli che non parlavano la loro lingua
per i romani erano barbari i popoli che vivevano al confine dell'impero
ora sono però chiamati "popoli germanici"
venne però usato poi come termine spregiativo, indicante rozzo e inferiore
Ma chi sono questi "barbari"?
attività economiche: caccia e pastorizia finché vivevano da nomadi, inseguito agricoltura grazie all'incontro con i romani e lo stanziamento lungo i confini dell'impero.
Poco sviluppate le attività artigianali e commerciali.
Saccheggi e razzie erano importanti per procurarsi cibo.
organizzazione politica: inizialmente erano divisi in tribù, in seguito si unirono sotto il comando di un unico re.
organizzazione sociale: i guerrieri facevano parte della classe sociale più importante, tutti loro partecipavano alle assemblee. Dopo i guerrieri venivano i contadini e all'ultimo gradino di trovavano gli schiavi.
Non esisteva la proprietà privata.
cultura e religione: non usavano la scrittura e quindi non avevano leggi scritte.
La religione era politeista, legata alle divinità della natura e della guerra.
Nel III secolo si convertirono all'arianesimo, un'eresia della dottrina cristiana ufficiale.
Furono le "invasioni" a porre fine all'Impero romano d'Occidente?
quando i popoli germanici penetrarono nella parte occidentale dell'impero, essa, si trovava già in un periodo di crisi politica ed economica
forse proprio per questo riuscirono a penetrarvici
non si possono proprio definire inviasioni perchè furono delle penetrazioni graduali
l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione all'inizio del II secolo
tuttavia i confini dell'impero non furono mai del tutto pacificati e le popolazioni che vivevano lungo i confini rappresentavano una costante minaccia
Roma quindi fece costruire una linea fortificata
ma mantenere le legioni aveva un costo e proprio per questo si rivolse ai popoli oltre il confine e ci strinse rapporti commerciali
la crisi che colpì l'impero portò ad un ridimensionamento dell'esercito, si ridusse la disponibilità di soldati e quindi vennero reclutati soldati germanici, come truppe mercenarie e in seguito come veri piccoli eserciti autonomi
nella seconda metà del IV secolo le invasioni degli unni all'interno dell'impero spinsero intere popolazioni a migrare oltre il limes
dopo che gli insediamenti germanici all'interno dell'impero si fecero definitivi i romani cercarono di trasformare gli invasori in alleati
riconobbero quindi i visigoti, e poi ad altri popoli lo status di federati, il che concedeva loro un terzo di terre, di abitazioni e di vivere
questo regime di ospitalità, era vantaggioso per i romani: riduceva l'aggressività dei germani e arruolava nell'esercito germani
questa strategia però non funziona principalmente perché non tutta l'aristocrazia romana era d'accordo con questa politica e faceva quindi credere ai germani di non potersi fidare e gli stessi germani non sempre rispettavano l'alleanza
Stilicone fu l'ultimo fu l'ultimo generale dell'Impero d'Occidente, era un generale vandalo che sosteneva l'integrazione dei visigoti nell'impero
inizialmente li aveva combattuti ma poi si era convinto che allearsi sarebbe stato meglio, ma l'aristocrazia romana non era d'accordo con la sua politica
quando le popolazioni germaniche penetrarono nei territori della Gallia il generale non era riuscito a fermarli e l'alleanza era risultata inutile, l'aristocrazia lo screditò e poi lo uccise.
i visigoti invasero quindi l'Italia
il saccheggio di Roma segnò la fine di un'epoca
Odoacre, un altro generale germanico, decretò la fine dell'Impero romano d'occidente