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Il Seicento (In Inghilterra, dopo la morte di Elisabetta I salirono al…
Il Seicento
In Inghilterra, dopo la morte di Elisabetta I salirono al trono gli Stuart, che unirono Scozia e Irlanda. Con Giacomo I, vi fu una situazione difficile
sotto il profilo sociale ed economico, che peggiorò durante il regno di Carlo I, il quale tentò di imporre
l’assolutismo.
Oliver Cromwell diede vita a una Repubblica, che durò solo pochi anni e
si concluse con la sua morte.
Carlo I si scontrò contro l'opposizione del Parlamento e diede origine a una guerra civile,
durante la quale il re fu processato come traditore della patria e giustiziato (1649).
Con Giacomo II ritornò la monarchia e tentò di imporre nuovamente il potere assoluto
generando tensioni, fino a quando intervenne l'olandese Guglielmo d’Orange che, in virtù del matrimonio
con Maria Stuart (figlia di Giacomo II), poteva vantare diritti al trono inglese.
Guglielmo d’Orange divenne il nuovo re d’Inghilterra, nel 1689, dopo la “Gloriosa rivoluzione”, col nome di Guglielmo III. Il suo potere fu vincolato al rispetto della Dichiarazione dei Diritti (Bill of Rights), stabilita dal
Parlamento, che poneva alla monarchia importanti limiti e pretendeva il rispetto dei diritti fondamentali.
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La Francia si avviò a diventare una grande potenza europea grazie all’opera dei cardinali Richelieu e Mazarino,
rispettivamente primi ministri di Luigi XIII e Luigi XIV.
A partire dal 1661, dopo la morte di Mazarino, Luigi XIV assunse personalmente la guida del regno. Il Re
Sole governò in modo assoluto, accentrando nelle sue mani tutti gli affari dello Stato, sostenendo l’economia
e attuando una politica di espansione territoriale. Limitò anche il potere dell’aristocrazia, costringendo i nobili a vivere nella reggia che egli
fece costruire a Versailles e mantenendoli così sotto un rigido controllo.
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