I nuovi Ordini religiosi
Il desiderio di correggere la dubbia moralità del clero e la volontà di intervenire nella società portarono, nel Cinquecento, alla formazione di nuovi Ordini religiosi, i cui seguaci svolsero la loro opera senza porre questioni dottrinarie o disciplinari.
I Teatini favorirono un ideale di vita acetica, i Cappuccini si dedicarono alla predicazione popolare e alla cura degli appestati, i Somaschi (o Comnia dei Servi dei poveri) si impegnarono nell’assistenza, i Barnabiti e le Orsoline perseguirono scopi pedagogici e di istruzione, i Padri dell’Oratorio si occupavano della guida dei giovani, gli Oblati furono creati da Carlo Borromeo, i Camillini erano incaricati di curare gli ammalati, gli Scolopi realizzarono le Scuole Pie, la Congregazione della missione fu fondata per assistere gli incurabili, i poveri e i galeotti.
La Curia romana ottenne, nelle ultime sessioni del Concilio di Trento, che fossero fissate regole generali per tutti gli ordini monastici.
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