Spesso però, gli uomini di chiesa avevano trascurato i loro doveri religiosi, visto che, erano troppo impegnati a curare gli interessi terreni. La situazione degenerò all'inizio del cinquecento, quando Roma divenne uno dei maggiori centri del Rinascimento: pontefici, cardinali e vescovi facevano a gara nel commissionare agli artisti più famosi chiese, palazzi, capolavori di pittura e scultura, ma contribuivano anche ad aumentare decadenza morale e corruzione.