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Le civiltà Precolombiane e la nascita degli imperi coloniali
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Le civiltà Precolombiane e la nascita degli imperi coloniali
Le popolazioni autoctone (cioè native del luogo in cui vivono) delle Americhe, vennero chiamate dagli spagnoli INDIOS
Le principali civiltà che popolavano l'America prima dell'arrivo di Colombo, e per queste dette precolombiane erano:
MAYA: abitavano la penisola dello Yucatan, fondarono numerose città, dotato dei templi e spazi per le attività di mercato. Le città erano autonome e governate dal sommo sacerdote e dai nobili. Essi utilizzavano una scrittura basata sui segni, i glifi, potevano indicare sia l'oggetto rappresentato sia una sillaba del suo nome inoltre erano esperti astronomi
ATZECHI: erano guerrieri stabiliti sull'altopiano del Messico, la loro capitale era Tenochtitlàn (dove oggi sorge Città del Messico), erano governati da un imperatore e da un consiglio di nobili ed erano bravi nella realizzazioni di gioielli d'oro. Il loro territorio si estenda dal Messico al Guatemala.
INCA: si svilippò tra il 1450 e il 1532 lungo la Cordigliera delle Ande, erano divisi in circoscrizioni amminitrate da governatori, le città erano gioielli urbanistici. L'economia si basva sulla coltivazione del mais e della patata andina. La società era divisa in gruppi sociali separati ma uniti da obblighi di solidarietà,
A pochi anni dalla loro scoperta, le civiltà precolombiane vennero distrutte e le popolazioni sterminate e ridotte in schiavitù dai conquistadores
I conquistadores erano avventurieri senza scrupoli provenienti dalla piccola nobiltà che andavano alla conquista del Nuovo mondo per arricchirsi. Tra i più famosi troviamo
Hernàn Cortés: nel 1519 partì per conquistare il territorio atzeco, con solo 600 uomini e una decina di cavalli. Si alleò con le popolazioni locali soggette alla dominazione atzeca, e usando le armi da fuoco, riuscì a conquistare il regno messicano.
Francisco Pizarro e Diego de Almagro: penetrarono nel territorio peruviano nel 1531, in crescendo di devastazioni e massacri.
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In molte encomiendas, le popolazioni indigine furono ridotte in schiavitù, costrette a lavori nelle piantagioni e all'estrazione dell'oro nelle miniere.
Si aggiunse la diffusione di gravi epidemie, causate da malattie come vaiolo, morbillo e tifo, importate dall'Europa e per le quali gli Indios non avevano difese immunitarie. Il risultato fu un drammatico sterminio della popolazione
Il frate domenicano Bartolomè de Las Casas, fu il primo a denunciare gli abusi agli Indios e criticò il sistema dell'encomienda, chiedendo all'autorià di intervenire.
Anche il papa Paolo III, impose il divieto di tenere gli Indios in schiavitù e la corona di Spagna proibì per legge la concessione di nuove encomiendas.
La loro civiltà raggiunse il massimo splendore, ma all'arrivo degli europei era già in fase di decadenza per cause ancora sconosciute
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L'imperatore Montezuma, accolse gli spagnoli, che però appena entrati a Tenochtitlàn, la saccheggiarono. Lo stesso imperatore fu deposto e ucciso
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L'imperatore Atahualpa, cadde prigioniero, come riscatto consegnò loro, quantità di oro, ma venne comunque giustiziato e la capitale Cuzco fu saccheggiata.
Nel 1522 arrivò in Spagna la prima nave di oro atzeco dando così inizio alla lunga epoca di razzia di metalli preziosi provenienti dal Nuovo Mondo.
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