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8.5. Il divieto di tortura (Nella sentenza del 22 settembre 2006 relativa…
8.5. Il divieto di tortura
Nella sentenza del 22 settembre 2006 relativa al caso col burro e altri Paraguay, La Corte interamericana dei Diritti dell'Uomo ha dichiarato la responsabilità internazionale del Paraguay per la spartizione forzati e gli atti di tortura commessi durante la dittatura di Alfredo è dagli anni 50 agli anni 90.
Secondo i giudici il divieto di spartizione forzata e di tortura e il correlativo dovere di indagare e perseguire i suoi responsabili hanno assunto il carattere di Jus cogens, in quanto norme che tutelano gli interessi dell'intera comunità internazionale trascendendo quelli dei singoli stati.
Rientrano inoltro nel contesto delle norme imperative quelli che riguarda il divieto di genocidio e degli altri comportamenti che sono qualificati Come crimini contro l'umanità. Le norme imperative mantengono tale natura anche se contenute in un trattato internazionale e, in caso di violazione di una norma contenuta in un trattato, è esclusa la possibilità per gli attestati di far valere la violazione ai fini della sospensione delle estinzione del trattato stesso.
Nella sentenza del 3 febbraio 2006 relativa alle attività Armate sul territorio del Congo Repubblica Democratica del Congo Ruanda, la Corte Internazionale di Giustizia ha affermato che la convenzione del 1948 contiene come norme imperative del diritto internazionale, come di fatto è la norma che vieta il genocidio.
9.1. I trattati come diritto speciale. I rapporti fra le norme consuetudinarie e convenzionali
Le norme derivanti da accordi hanno in genere un efficacia normativa equivalente a quella delle regole consuetudinarie. sebbene i trattati derivino lavoro forza vincolante da una regola consuetudinaria, ciò non si traduce infatti in un rapporto di subordinazione dei trattati alla consuetudine.
Nel diritto internazionale, il principio generale e quello della derogabilità reciproca delle norme consuetudinarie rispetto a quelle convenzionali, sì che è un trattato può validamente porre tra le parti una regolamentazione difforme da quella consuetudinaria.
Rispecchiato dell'articolo 38 dello Statuto della Corte Internazionale di Giustizia che, nel determinare il diritto applicabile dalla corte per la soluzione della controversia, menziona al primo posto le convinzioni internazionale sia generale che particolari, che stabiliscono norme espressamente riconosciute da estati in lite. Quindi e due o più stati possono accordarsi tra loro allo scopo di introdurre deroghe a una norma consuetudinaria nei reciproci rapporti o di modificare precedenti trattati fra loro vigenti.
Il diritto internazionale generale conferisce allo stato costiero è un diritto esclusivo di pesca nelle acque che fanno parte del suo mare territoriale come espressione della sovranità che esso esercita sulla regione marittima, chi può avere un estensione massima di 12 miglia a partire dalla linea della costa.
Tuttavia, numerosi sono gli accordi bilaterali con i quali stati così eri a Triggiano le navi da pesca battenti bandiera di altri Stati Asia e alla pesca nelle proprie acque territoriali. In questo caso il Trattato deroga alla consuetudine generale di carattere dispositivo è, in caso di controversia avrà la precedenza nella soluzione della vicenda.
9.2. Norme consuetudinarie che modificano trattati
Allo stesso modo, una norma consuetudinaria può abrogare o modificare un trattato tra due o più stati. Più frequente che più frequenti dei casi di abrogazione sono quelli in cui intervengono modifiche consuetudinarie trattati, derivanti dalla prassi applicativa.
Nel sistema della nazione unite, una modifica cose ordinaria Ha riguardato l'articolo 27 parte 3 della carta, Nel senso che la decisione del consiglio di sicurezza su questioni non procedurali possono essere adottate anche con l'astensione di membri permanenti, il veto è inteso quindi esclusivamente come voto negativo.
La Corte Internazionale di Giustizia ha confermato nel parere del 21 giugno 1971 sulle conseguenze giuridiche per gli stati della continuata presenza nel sud Africa in Namibia Sud Ovest africano nonostante la risoluzione 276 1970 del consiglio di sicurezza, chi è Tale interpretazione è stata generalmente accettata dai membri delle Nazioni Unite e costituisce prova di una pratica generale dell'organizzazione accettata come diritto.
Secondo il parere della Corte Internazionale di Giustizia sulle conseguenze giuridiche della costituzione di un muro nel territorio palestinese occupato, dal 9 luglio 2004 l'interpretazione dell'articolo 12 parte 1 della carta evoluta nel tempo per effetto di una crescente tendenza dell'assemblea e del consiglio esaminare parallelamente una stessa questione.
Anche in altri settori del diritto interessata alla formazione di norme consuetudinarie successive dirette a modificare precedente regime contenuti in trattati internazionali. questo fenomeno sia il prodotto soprattutto nel settore del diritto del mare nei rapporti tra le quattro Convenzioni di Ginevra del 1958 mare territoriale zona contigua, piattaforma continentale, alto mare e pesca e le forme costituzionali e divergenti formatesi nel periodo tra 1960-1980 nel corso dei negoziati della seconda terza conferenza Nazioni Unite sul diritto del mare.
I principi generali relativi alla successione delle norme nel tempo sono i seguenti la norma successiva prevale sulla precedente ex posteriore derogat priori la successiva di carattere generale non deroga alla precedente speciale Expo stellio Generali non derogat Priori speciali la norma speciale prevale sulla norma generale Lex specialis derogat generali.
Quindi nel ricostruire i rapporti tra norme consuetudinarie internazionali e norme internazionali convenzionali, tra consuetudine e accordo, si deve tenere presente il principio per cui al carattere generale delle norme consuetudinarie si contrappone quello è particolare e speciale, delle norme pattizie.
Le norme consuetudinarie sono generali, come si è detto, in quanto si indirizzano a tutti gli stati mentre alle norme convenzionali sono speciali in base alla loro sfera soggettiva d’efficacia, limitata alle sole parti contraenti, è in base al loro contenuto.
L’espansione dei trattati internazionali
Nella metà del ventesimo secolo i trattati internazionali hanno conosciuto una considerevole espansione per disciplinare nuovi settori delle relazioni internazionali virgola a livello bilaterale E multilaterale, dai diritti umani alla repressione dei crimini internazionali di individui dal contrasto al terrorismo. Senza contare lo sviluppo senza precedenti del fenomeno dell'organizzazione internazionale, che ha visto moltiplicarsi i trattati istitutivi degli enti cui è demandata la cooperazione fra Stati punto.
Sono stati conclusi strumenti giuridici internazionale dalla dalle eliminazioni più varie trattati accordi convenzioni carta e protocolli dichiarazioni, scambi di notte, Patti con il quale gli stati e gli altri soggetti del diritto internazionale, stabiliscono norme applicabili nel loro reciproco rapporti. anche il grado di formalità di tali strumenti è variabile e dipende dalle intenzione delle parti contraenti e delle valore politico delle stipulazioni da concordare.
Il diritto internazionale applicabile a tali strumenti, denominato diritto dei trattati How natura consuetudinaria in quanto è il risultato di una lunga pratica e di manifestazioni concordanti di opinioni iuris. Nel corso degli anni 60, dopo il processo di decolonizzazione, è parso opportuno procedere alla codificazione di tali norme e sono Quindi state negoziate concluse due convenzioni internazionali in materia di diritto dei trattati.
La Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 23 maggio 1969, entrata in vigore il 27 gennaio 1980, che contiene regole sulla formazione, della validità e l'estinzione dei trattati tra stati, e la Convenzione di Vienna del 21 marzo 1986 sui trattati tra stati e organizzazioni internazionali e tra organizzazioni internazionali Inter se, non ancora entrata in vigore.
L'articolo 102 della Carta delle Nazioni Unite prevede che ogni trattato ea e accordo internazionale conclusa da un membro delle Nazioni Unite si è registrato al più presto possibile presso la segretario segretariato E da questo pubblicato. Nel 1946, tutti i trattati accordi E registrati sono pubblicate negli United Nations service.
L'art. 1 del regolamento adottato dalla assemblea generale per dare effetto all'articolo 102 della carta stabilisce che l'obbligo di registrazione si applica ogni trattato o accordo internazionale quale sia la forma e la denominazione.
Secondo la Convenzione di Vienna del 1969 l'espressione trattato significa un accordo internazionale concluso in forma scritta fra Stati e disciplinato dal diritto internazionale quale che sia la sua particolare denominazione.