Di fronte alla negazione dell'umanità, ristretta la sua ipotesi del atto funzionale il Decano del corpo diplomatico accreditato a Roma, indirizzava ministro degli Esteri Sanchez Hunter una nota verbale affermando che, Questa decisione è in contraddizione formale con la regola comunemente accettata finora e seguita in pratica da tutti gli stati: questa regola è che, in linea di principio, gli agenti diplomatici sono esenti dalla giurisdizione, non solo penale ma civile, nei paesi o sono accreditati.
Il governo suggerì che si prova avesse una conferenza internazionale di codificazione in materia di immunità degli agenti diplomatici. La conferenza di codificazione di Vienna adottato quindi nel 1961 la convenzione sulle relazioni diplomatiche, che riconosce l'esenzione degli agenti diplomatici dalla giurisdizione civile e penale dello Stato accreditatario non solo per gli alti funzionari ma anche e soprattutto, per tutti quelli della vita privata.