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LE RICERCHE PETROLIFERE NELL'ARTIDETrivellazioni-nellArtico-1024x683 x…
LE RICERCHE PETROLIFERE NELL'ARTIDE
CONTRARI:red_cross:
Aspetti ECONOMICI
STOP di Schell alle estrazioni nell'Artico Link Title
Aspetti AMBIENTALI
Disastro ecologico
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FAVOREVOLI :check:
Aspetti AMBIENTALI
Sviluppo sostenibile nell'industria del petrolio Link Title
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Aspetti ECONOMICI
Russi e americani scoprono un maxi-giacimento Link Title
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Come DIBATTERE
Sostenere e supportare le proprie argomentaxzioni con informazioni da fonti attendibili ricercate nel web, nella carta stampata o in riviste specializzate
Nel commentare le altre argomentazioni, utilizzare un linguaggio e un adeguato al conesto, rispetta il turno di parola chiedendo l'intervento
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TRIVELLAZIONI OFFSHORE
Un quinto della produzione mondiale di petrolio viene dal mare. Per estrarlo vengono usate piattaforme di trivellazione offshore, cioè in mare aperto, con grandi rischi per la biodiversità marina. A marzo 2016 il numero complessivo di piattaforme operative in attività di prospezione (cioè di indagini conoscitive nei mari) o di estrazione di petrolio e gas nel mondo era di 1.551 (secondi i dati di Eni Scuola). Quasi il 12 per cento in meno di quelle in attività a febbraio (erano 1.761) e il 18 per cento in meno rispetto a gennaio 2016 (1.891). Eppure il mondo della finanza e quello degli operatori del settore sostiene che le trivelle in mare consentiranno di estrarre petrolio ancora per tanto, tanto tempo.
Le attività di perforazione in mare aperto ebbero inizio alla fine degli anni Trenta del Novecento nel golfo del Messico. A partire dagli anni Cinquanta vennero installati i primi impianti offshore di concezione moderna che ebbero un vero e proprio boom nei Settanta. Negli anni Ottanta si sono sviluppate tecnologie per l’estrazione in acque moderatamente profonde, mentre negli anni Novanta l’attenzione si è spostata sui giacimenti di idrocarburi nei mari più profondi.