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ANTONIO CANOVA antonio canova Possagno, 1º novembre 1757 – Venezia, 13…
ANTONIO CANOVA Possagno, 1º novembre 1757 – Venezia, 13 ottobre 1822 -
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Nel 1779 si reca a Roma dove frequenta le scuole di nudo dell'Accademia di Francia e del Museo Capitolino.
Il suo apprendistato si svolge a Venezia dove scolpisce le sue prime opere a carattere classicheggiante rappresentanti Orfeo e Euridice, Dedalo e Icaro e Apollo anche se risulta evidente il legame con la scultura barocca
Nei suoi disegni e nelle sue sculture incarna i principi neoclassici di Winckelmann. Tra i suoi disegni ricordiamo lo Studio dal gruppo di Castore e Polluce, il Nudo virile supino su un masso e Due nudi femminili.
Per raggiungere la bellezza ideale, l'artista raffigura sempre il momento che precede o che segue il turbamento, l'impeto , la passione. L'anima doveva ritrovare l'equilibrio con il corpo
Inoltre sono necessarie la conoscenza e l'imitazione della scultura classica, nonchè una grande padronanza della materia scultorea.
Per quest'ultimo motivo le sculture dell'artista, sempre realizzate in marmo e talvolta ricoperte da uno strato di cera rosa o ambra, per imitare il colore dell'incarnato, sono sempre rifinitissime e levigate fino a raggiungere una superfice liscia e traslucida
A Roma visse per quasi tutta la vita, allontanandosi solo per alcuni soggiorni nei luoghi natii tra il 1798 e il 1799 a motivo della proclamazione della repubblica romana e dell'esilio di Papa PioVI Braschi
Poi si recò in Austria e in seguito, nel 1802 e nel 1810 a Parigi, chiamato da Napoleone. Un terzo viaggio a Parigi lo intraprese dopo il Congresso di Vienna (1815) come ambasciatore per ottenere la restituzione delle opere d'arte sottratte da Napoleone allo stato pontificio a partire dal 1797
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Commissionato dall'ambasciatore Zulian, fu eseguito tra il 1781 e il 1783. L'eroe,seduto sul corpo del mostro , è rappresentato subito dopo la lotta. La rabbia e la furia del combattimento sono passate. nella posizione di riposo Teseo mostra la sua anima grande di nuovo in sintonia con il corpo
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Commissionato dal colonnello John Campbell nel 1788, terminato nel 1793 ma trattenuto dallo scultore che lo vendette solo nel 1800
EBE A cominciare dal 1795 -1796, l'artista ne esegue 4 esemplari, diversi. Questo è il 2° in ordine di tempo, conservato all'Ermitage di San Pietroburgo
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Qui Canova ferma nel marmoun attimo che rimane sospeso: la tensione dei corpi che si sfiorano , non cedendo alla passione . E' l'attimo che precede il bacio. i due innamorati si contemplano a vicenda , l'uno rapito dalla bellezza dell'altro
Dopo l'esecuzione del primo esemplare, l'artista fu criticato per la mancanza di espressione nel volto della dea. canova rispose che ciò era voluto, altrimenti sarebbe sembrata una baccante e non una divinità.
Ebe, figlia di Zeus ed Era
L’opera è stata commissionata allo scultore nel 1816 dalla contessa Veronica Zauli Naldi Gaurini per rendere più appetibile il palazzo della propria famiglia, residente a Forlì.
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