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Il Cristianesimo e l'Impero romano (Quando il Cristianesimo si…
Il Cristianesimo e l'Impero romano
Il Cristianesimo è predicato in Palestina da Gesù e si diffonde a Roma tramite la predicazione di San Paolo
Nell'Impero romano tutti i popoli sottomessi potevano praticare la loro religione
Però all'inizio i cristiani furono perseguitati: la religione cristiana non fu accettata dagli imperatori per vari motivi
il Cristianesimo afferma che tutti gli uomini sono uguali, invece nell'impero la società era divisa in classi sociali (non erano tutti uguali)
Non riconoscevano la divinità dell'imperatore
perché credevano in un unico Dio
I cristiani non si impegnavano nella vita politica (come dovevano fare tutti i cittadini romani) perché erano interessati alla vita dopo la morte
Il Cristianesimo all'inizio si diffonde soprattutto tra i poveri, poi però si diffonde nelle classi più alte, tra i nobili
L'imperatore Costantino capisce che è meglio allearsi con i cristiani, invece che perseguitarli. Nel 313 con l'Editto di Milano dà a tutti gli abitanti dell'Impero la libertà di culto (ognuno può avere la propria religione)
L'Imperatore d'Oriente Teodosio nel 381 afferma che il Cristianesimo è la religione ufficiale dell0 Stato romano: da quel momento tutte le altre religioni vengono perseguitate
Quando il Cristianesimo si sviluppa, inizia ad organizzarsi nella Chiesa, cioè la comunità dei cristiani
Nella Chiesa si forma una gerarchia per poter organizzare le comunità dei fedeli
Il vescovo di Roma, chiamato PAPA, diventa il vescovo più importante perché è considerato il successore di S. Pietro
I VESCOVI dovevano controllare che la parola di Gesù fosse trasmessa nel modo corretto
I PRESBITERI (gli anziani) erano i sacerdoti che celebravano le cerimonie
I DIACONI si occupavano dei poveri e dei bisogni della comunità
Alcuni cristiani vogliono pregare in solitudine, lontano dalla confusione delle città
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