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DANTE ALIGHIERI
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DANTE ALIGHIERI
Nel 1265 nacque a Firenze, da Alighiero di Bellincione e Bella degli Abati, un bambino di nome Durante, che tutti chiameranno Dante.
Il giovane Dante perse la madre quando era piccolo, il padre si risposò con Lapa di Chiarissimo Cialuffi
Dante venne educato presso il convento francescano di Santa Croce. Proprio in quel periodo, all'età di nove anni, incontrò per la prima volta Beatrice, se ne innamorò e la scelse come musa ispiratrice nella vita nell'arte.
prima di diventare poeta Dante fu un politico, partecipò attivamente al governo di Firenze che era in quel periodo diviso in Guelfi che erano i sostenitori del Papa e i Ghibellini che sostenevano l'Imperatore. I ghibellini furono sconfitti e i guelfi si divisero in due schieramenti:
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Da quel momento inizio a vagare per l'Italia, trovando ospitalità presso le corti dell'epoca.
Proprio durante il suo esilio iniziò a scrivere la Divina Commedia
Nel 1300 Dante diventa priore massima autorità di Firenze
Nel 1302 il papa Bonifacio VIII , che aveva chiamato in soccorso il re francese Carlo de Valois costrinse a Dante di abbandonare la sua Firenze mandandolo in esilio.
L'imperatore Arrigo VII di Lussemburgo stava per arrivare in Italia Dante ebbe la speranza di ritornare nella sua Firenze, ma la morte improvvisa del sovrano pose fine alla sua speranza. Dante non ritorno più a Firenze ma mori in esilio a Ravenna nel 1321
Al tempo di Dante i letterati non scrivevano in italiano , anzi l'italiano come lingua scritta non esisteva.
Vi erano diversi dialetti che venivano usati oralmente dal popolo, mentre il latino che veniva usato dalle persone istruite, il latino veniva anche usato per scrivere opere di alto valore culturale.
Dante scrisse anche alcune opere in latino. IL De Monarchia, che esprimeva la sua idea politica, sostenendo i due grandi poteri dell'epoca, il papato e l'impero.
L'altra opera in Latino fu il De Vulgari Eloquentia, dove affrontò il problema della lingua da usare per scrivere
Dante esortava i dotti ad abbandonare il latino che non era conosciuto da tutti ad usare il volgare cioè la lingua parlata dal popolo.
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Il Convivio è un trattato in più volumi e vari argomenti scientifici, una raccolta di Rime con argomenti amorosi e burlesco, ma la sua opera più importante rimane la Divina Commedia
Dante inventò una lingua che ancora non esisteva basandosi sui vari dialetti regionali e su quello toscano in modo particolare.
Dante per questo motivo è stato definito il padre della lingua italiana scritta, che nasce come lingua della poesia, musicale, ricca, semplice, colta ma allo stesso tempo comprensibile.
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Dante la sua opera la aveva chiamata solo Commedia , perchè narrava una storia iniziata in modo drammatico ma che si concludeva in un lieto fine, scritta in un lingua umile.
Dante desiderava che la sua opera fosse letta da più persone e non solo dai dotti. Ma fu subito chiaro che quel poema era un vero capolavoro, che parlava del senso della vita , raccontava le storie dei peccatori, uomini giusti, era piena di suspance , alternando momenti comici e buffi con altri drammatici e commoventi. Dava insegnamenti morali e religiosi di facile comprensione grazie all'uso delle allegorie cioè di immagine usate per esprimere concetti astratti e difficili da spiegare.
La storia che Dante racconta , e di cui è spesso protagonista può essere letta come la storia di ogni uomo, o anche di tutta l'umanità, di sfuggire alle tentazioni e di agire in modo giusto.
Ebbe molto successo tanto che Boccaccio, la definì Divina quella Commedia. E cosi fu intitolata la " Divina Commedia"
Nel Medioevo la scienza dei numeri era molto studiata. Si pensava infatti che avessero significati magici e misteriosi . Dante sapeva bene che il 3 era un numero perfetto, perchè simboleggia la Trinità e su di questo decise di basare la sua opera: 1) 3 sono le cantiche della Divina Commedia, come 3 sono i regni che visita:Inferno, Purgatorio e Paradiso;
2) 33 i canti che compongono ogni cantica ( per un totale di 99) più uno introduttivo, che si trova all'inizio dell'inferno;
3) 3 le fiere che all'inizio della storia sbarrano il passo a Dante;
4) 3 le guide che si alternano al suo fianco;
5) 3 sono i versi delle strofe (terzine) che compongono il poema;
6) 9 i cerchi infernali;
7) 9 le partizioni in cui è diviso il Purgatorio;
8) 9 i cieli del Paradiso;
9) 100 (altro numero magico) sono in totale i canti della Divina Commedia.
Dante immagine che sotto la città santa di Gerusalemme ci sia una cupa voragine che scende fino al cuore della Terra.
La voragine che si era creata dopo la caduta ha generato dall'altro lato della superficie terreste una montagna il Purgatorio. E' il regno delle anime che hanno peccato , ma che si sono pentite prima della morte. Le anime purganti sono distribuite in sette cornici (come i sette peccati capitali) , simili a stradoni che si inerpicano su per i fianchi delle montagna , che i penitenti devono percorrere per purificarsi. Man mano che si sale , si trovano anime che hanno commesso peccati meno gravi.
L'Inferno è un oscuro e profondo imbuto è diviso in 9 cerchi in cui sono distribuite le anime dei peccatori , più si scende più sono gravi le colpe commesse in vita dalle anime e le relative punizioni , inflitte secondo la legge del contrappasso che prevede una stretta corrispondenza ( per similitudine o per contrasto) tra colpa e castigo . Nel punto più stretto dell'imbuto infernale è collocato Lucifero , l'angelo caduto , dopo che si era ribellato a Dio.
Sulla cima del monte vi è il Paradiso terreste, una selva incantevole. il Paradiso è descritto come una serie di 9 sfere concentriche e trasparenti che ruotano intorno alla Terra. Immobili, intorno a 9 cieli, è l'Empireo, in cui risiedono , al cospetto di Dio, tutti i beati, anche se questi si presentano a Dante ciascuno nel cielo che ha influenzato la sua personalità.
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