Rodolfo II, col passare del tempo, perse le sue facoltà mentali, dunque il consiglio di famiglia degli Asburgo lo costrinse a rinunciare al Ducato d'Austria e alla corona d'Ungheria in favore del fratello Mattia, conservò il titolo imperiale, e la Boemia. I boemi nel 1609, approfittando della situazione di debolezza di Rodolfo si fecero concedere "la lettera di maestà", un documento religioso che garantiva la libertà religiosa ai riformati e la Dieta del regno attribuì a Mattia la corona boema. Poco dopo Mattia venne eletto imperatore (1612), egli promise di osservare la lettera di maestà e in cambio fece riconoscere come successore il controriformista Ferdinando di Stiria, arciduca.