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Opere di Mishima (1951-59) (Kinkakuji (1956) (la misura di successo è di…
Opere di Mishima (1951-59)
Shiosai (1954)
forse lo scopo di questo lavoro era solamente esercitarsi in stilistica; il contributo di questo libro è di dimostrare che la letteratura classsica può sostituire l'esperienza personale
ispirato dalla storia d'amore greca di Daphnis e Chloe seguendo la trama orginale ma rendendo l'atmosfera completamente giapponese (pastori diventano pescatori)
Kinjiki (1951)
non c'è nessun segno che ci avrebbe detto che Mishima aprovasse il mondo descritto nel libro
la reazione iniziale dei critici era positiva; però non era un romanzo di successo; personaggi ritratti in modo poco attraente
Mishima stesso non ha mai visitato un bar omosessuale senza accompagnamento dalla rivista
descirve il mondo nascosto dei sodomiti a Tokyo
per il tema il romanzo richiama
Kamennokokuhaku
però questo non è una confessione
a volte nelle opere di Mishima viene ritrovata la xenofobia che prende forma dell'accusa di omosessualità in Giappone dopoguerra per colpa di stranieri
Kinkakuji (1956)
la misura di successo è di questo romanzo è di convincere lettori che la distruzione del tempio era giustificata ai fine di liberamento dell'uomo
soprattutto il primo capitolo era lodatao
l'attenzione del lettore è trattenuta dalla curiosità non per cosa succede alla fine ma perché il monaco decide di distruggere il tempio
ogni incidente dell'infanzia di Mizoguchi (protagonista) ha un significato simbolico
il ragazzo è deluso quando vede il tempio per la prima volta ma quando torna nel suo paese l'immagine del tempio gli ritorna in mente
Mizoguchi associa il suo attaccamento al tempio con la sua bruttezza e le balbuzie che ha
la bellezza personificata da Kinkakuji è il nemico di Mizoguchi poichè gli impediva di amare e ragazze
i passaggi per bruciare il Kinkakuji sono descritti magistralmente
Kyooko no Ie (1959)
romanzo è un fallimento; l'opera avrebbe dovuto essere un riassunto di sue esperienze degli anni 1950'
nessuno dei personaggi funziona come alter ego di Mishima ma ognuno incorporò un'area di sua esperienza
il fallimento dell'opera era una grande delusione per Mishima poiché ha passato tanti mesi lavorando su quest'opera
Shi wo kaku Shoonen (1954)
storia descrive per esempio il fascino con parole
Mishima a differenza di altri scrittori della sua generazione rifiutò di adottare l'ortografia semplificata che era intradotto dopo la guerra
sembra autobiografia o un
watakushi shoosetsu
ma per Mishima i fatti servivano come punti di partenza per osservazioni e analisi
i poemi sono osservazioni del mondo esterno (non solite esperienze emotive che vengono ritrovati in poemi)