Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Opere di Kawabata (1921-26) (Izu no Odoriko (1926) (raccontato in prima…
Opere di Kawabata (1921-26)
Shookonsai Ikkei (1921)
descrive una donna equestre e suoi amici del circo
conversazioni fragmentate e oscure, difficile distinguere sogno e realtà nella narrazione
prima storia pubblicata
Juurokusai no Nikki (1925)
diario descrive 12 giorni dal maggio del 1914 fino ad una settimana prima della morte del nonno
episodio più famoso: ragazzo aiuta al nonno di urinare
secondo Kawabata il lavoro è del 1914; ha detto di aver trovato dei manoscritti a casa di zio scritti sulla carta usata da studenti di scuola medio
probabilmente era composto nel 1925 perché altri lavori di Kawabata da ragazzo già contenevano linguaggio letterario e questo diario no
Izu no Odoriko (1926)
raccontato in prima persona da uno studente di scuola superiore senza nome che osserva il paesaggio e le persone che incontra
Nakamura Mitsuo suggerì che l'Io di
Izu no Odoriko
corrisponde al waki di Noo, un viaggiatore anonimo che introduce il pubblico al shite, il personaggio centrale della storia
nel 1918 Kawabata fece un viaggio alla penisola di Izu per distrarsi dall'essere abbandonato dalla fidanzata
Kawabata stesso disse che le sue storie su Izu erano solamente "impressioni di viaggiatore"
la danzatrice rappresenta per lo studente la storia d'amore di viaggio anziché la storia d'amore di per sé
la sua popolarità è anche dovuta alle versioni cinematografiche, soprattutto quella di Gosho Heinosuke del 1933
Yugashima no Omoide (1922)
metà del materiale fece parte di
Izu no Odoriko
e l'altra metà di
Shoonen (Ragazzi)
del 1948-49
solo un terzo del manoscritto parlava della danzatrice, il resto era dedicato al suo amore per un compagno di classe
acconto autobiografico del suo viaggi a Izu; non è mai stato pubblicato
il acconto del viaggio qui è più personale rispetto a quello in
Izu no Odoriko
, più come
watakushi shoosetsu
Shinjuu (1926)
crea un'atmosfera indimenticabile con poche frasi
fa parte di
tanagokoro no shoosetsu
; può essere considerata come un riassunto dei temi di opere di Kawabata
la sensibilità per i suoni l'espressione dell'amore per la figlia e poi anche del risveglio dell'amore per la moglie quando diventa sensibile anche per i suoni che fa anche la moglie; il suo amore è confermato quando muore insieme con loro
mondo di sogni dove l'impossibile può accadere come se fosse una cosa normale