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MONGOLI IN EUROPA, MARCO POLO IN CINA (Esercito (Gengìs Khan fu un genio…
MONGOLI IN EUROPA,
MARCO POLO IN CINA
Unni
XIII secolo
un'altra orda dilagò nuovamente in Asia ed entrò nell'Europa orientale
erano i
Mongoli
guidati da Gengìs Khan
il più grande comandante della storia
prima di diventare Khan, "re", dell'Universo, "Gengìs", si chiamava Temujin, "Uomo di ferro"
Esercito
Gengìs Khan fu un genio in campo militare e l'inventore di tattiche formidabili.
le sue armate di arcieri a cavallo attaccavano le schiere nemiche nel silenzio guidate solo da bandiere di diversi colori che corrispondevano ad altrettanti messaggi come "In fila per due", "Avanti al galoppo" o "Finta ritirata"
un altro aspetto fondamentale dell'organizzazione militare era la meritocrazia
sistema in cui qualsiasi carica di responsabilità non è affidata in base a raccomandazioni, clientele o appartenenza famigliare, ma in base alle capacità
donne
avevano un ruolo fondamentale
seguire gli uomini in battaglia con il compito di finire i nemici feriti e di estrarre dai loro corpi le punte delle frecce:una pratica orribile ai nostri occhi, ma allora fondamentale, data la scarsità di ferro lavorato
Gengìs Khan
1214
si impadronì della Cina
poi marciò verso ovest e conquistò i territori asiatici dell'islàm
nell'esercito si portava anche tecnici e artigiani cinesi capaci di costruire complesse macchine da asedio, dalle catapulte alle torri "corazzate" su ruote, da cui gli assalitori potevano combattere corpo a corpo alla stessa altezza dei difensori delle muri
In Persia, il generale mongolo fece bagnare i proiettili in una miscela incendiaria che bruciava tutto ciò che toccava ed era impossibile spegnere: era composta da zolfo, nitrato di sodio e petrolio
Grazie a queste tecniche militari, Grandi città mercantili situate lungo la via della seta, compresa Samarcanda, caddero in mano ai mongoli, che saccheggiarono ricavandone sete, ori, pietre preziose, tappeti e spezie
distrusse
Baghdad
l'Islam di allora ricevette da questa perdita uno shock tremendo
Gengìs Khan
morì nel 1227
i suoi figli conquistarono la Russia, dal mar nero a Mosca
Ripresero la marcia verso Occidente e conquistarono la Polonia e l'Ungheria
I figli di Gengìs Khan arrivarono così a dominare
il più grande impero che il mondo avesse mai conosciuto
Che durò dal 1206 al 1368
Per amministrarlo meglio, lo divisero nei quattro khanati, o "regni"
per tutta la durata del periodo mongolo, tuttavia, questi restarono sottoposti allo stesso efficientissimo sistema fiscale, uniti da un sistema postale di Stato e governati sulla base degli stessi princìpi
Rispetto delle religioni locali
Leggi dirette a sviluppare l'artigianato e commerci
Gengìs Khan fu definito "la belva umana"
in alcune città si racconta che i guerrieri avessero massacrato un milione e mezzo di civili o ucciso cani e gatti
in realtà, le fonti esagerano
nessuna città medievale aveva un milione e mezzo di abitanti ed è piuttosto strano che, durante un saccheggio, i guerrieri si mettessero a inseguire felini e cani randagi
preferiva fare prigionieri e usare le loro competenze piuttosto che massacrare la gente
lo dimostra la rapidità con cui i Mongoli si trasformarono in un gruppo dominante civilissimo quando, sotto Kubilà, nipote di Gengìs, governarono la Cina
morendo, Gengìs Khan raccomandò ai suoi figli di non dividere l'impero
essi, però, lo spartirono in quattro khanati
nonostante ciò l'Impero mongolo visse prospero e ricco fino al XV secolo
fu distrutto da un doppio attacco
Turchi
a ovest
Cinesi
a est
da quel momento i Mongoli si chiusero all'interno della loro regione d'origine e non interferirono più nelle vicende asiatiche ed europee
ciò incise sulla diffusione delle religioni
Mongoli
religione simile a quella degli Unni
credevano negli spiriti e affidavano agli sciamani il potere di parlare con i morti
quando conquistarono parte dell'Eurasia entrarono in contatto con tre religioni diverse
islàm
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cristianesimo
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buddismo
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famiglia Polo
i papi l'avevano mandata a convertire il Gran Khan
padre
zio
si incamminarono per la
Via della Seta
ora era interamente percorribile grazie alla
Pax mongolica
"Pace dei mongoli"
i mongoli la presidiavano con guardie armate e fortezze militari, bloccando i predoni
al termine del loro viaggio durato quattro anni, furono accolti alla splendida corte del Gran Khan Kubilày
gli parlarono a lungo del papa e del cristianesimo, ma senza riuscire a convertirlo
Marco divenne suo consigliere e amico intimo e svolse per lui incarichi delicatissimi
restò in Cina 17 anni
Marco
allora aveva 17 anni
ritorno di Marco Polo in Italia
rientrato a Venezia via mare nel 1295, Marco partecipò alle guerre della sua città contro Genova
fu fatto prigioniero e gettato in carcere
non sapendo come passare il tempo, egli dettò le sue memorie a un compagno di cella
ne nacque un libro
il
Milione
chiamato così perché la famiglia di Marco di chiamava Polo Emilione
arricchito da racconti fantasiosi
in gran parte costituito da descrizioni molto dettagliate di luoghi e genti ed è quindi l'opera che segna il passaggio
dalla
cultura geografica del Medioevo
a quella dell'età Moderna