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TOSSICODIPENDENZE (FATTORI DI RISCHIO (INDICATORI (COMPORTAMENTO…

- - - - CAMBIAMENTI DI UMORE
      - TRASCURATEZZA NELLA CURA DELLA PERSONA
      - CAMBIAMENTI NELLE ABITUDINI
      - DIMINUIZIONE DI PESO
      - CONTINUE RICHIESTE DI DENARO
      - TELEFONATE STRANE AD ORARI INUSUALI
      - UTILIZZO DEGLI OCCHIALI SCURI IN SITUAZIONI INCUI AIONO INUTILI
      - EVENTUALI SEGNI DI INIEZIONI
      - RIPETUTI RAFFREDDORI ED INFLUENZE
    - - CARTINE
      - SIRINGHE
      - CUCCHIAINI SCOLORITI DAL CALORE
      - CAPSULE POLVERI
- - - - terapia sostitutiva
        
        somministrazione controllata diminuendo gradatamente la dose
  - - - È molto simile al naloxone.
      - Il naltrexone ha lunga durata d'azione (24 ore) e pochi effetti collaterali; esso è detto antagonista perché agisce selettivamente sui recettori mu degli oppiacei e impedisce che questi possano esplicare i loro effetti gratificanti. L'eroina, come gli altri oppiacei, agisce sui recettori mu del cervello e l'idea di prevenirne l'uso, bloccandone l'azione, è da sempre stata coltivata. Un individuo che sia adeguatamente trattato col naltrexone non ottiene alcun effetto da un'eventuale autosomministrazione di oppiacei, e quindi la continuata assenza degli effetti ricercati dalle droghe e la percepita inutilità del loro effetto, diminuisce gradualmente il desiderio e la dipendenza.
- - - - desiderio smodato della sostanza
  - - - Tolleranza, così definita:
        
        il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l’intossicazione o l’effetto desiderato;
        
        un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza;
    - - comparsa della caratteristica sindrome astinenziale sostanza-specifica;
      - la stessa sostanza (o una strettamente correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi di astinenza;
    - - La Demenza persistente causata da Sostanze, presenta i sintomi classici della Demenza e insorge a causa dell'assunzione di determinate sostanze come droghe o alcuni farmaci, oppure dall'esposizione a sostanze nocive per il cervello (tossine etc.). Uso o esposizione prolungati di sostanze provocano alterazioni nel sistema nervoso centrale – che possono essere temporanee o permanenti – quindi danneggia le cellule del cervello, producendo effetti negativi sulle capacità cognitive, su memoria, comportamento. Causa inoltre numerosi altri disturbi (d'Ansia, dell'Umore, Psicotici ecc.).
        Se la Demenza persiste in assenza di questi disturbi o altre compromissioni e/o dopo le fasi di Intossicazione e Astinenza, allora si può parlare di Demenza persistente indotta da Sostanze.
- - - - Tipi di bevitori
        
        Astemio non assume mai alcool
        
        Bevitore adeguato o bevitore sociale
        
        Bevitore eccessivo
        superare le dosi consigliate e beve prevalentemente fuori pasto può manifestare alterazioni comportamentali conseguenti all'eccessiva assunzione
        
        Abusatore Assume alcolici in eccesso sia per quantità sia per modalità il consumo non è più solo occasionale ma diventa continua e ricorrente in questa condizione emergono problemi di natura sociale o familiare
        
        Alcolista O etilista dipende dall'alcol e non riesce più a gestire la quotidianità se non in relazione all'assunzione di esso
        
        Classificazione dei bevitori per motivazione
        
        Bevitore solipsistico beve da solo per superare problemi e insoddisfazioni tende a nascondere la sua abitudine e a negare la sua dipendenza
        
        Bevitore autistico si tratta di soggetti emarginati per i quali l'alcol diventa un rifugio che placa le ansie
        
        Bevitore reattivo inizia a bere per reazione ad un evento o una situazione spiacevole o dolorosa
        
        Bevitore gregario beve in gruppo per sentirsi né parte e non rimanere escluso
        
        Bevitore regressivo beve in occasione di feste ripromettendosi di controllarsi Ma poi perde il controllo
        
        Bevitore pulsionale beve per piacere o per ottenere un effetto sedativo
        
        Aspetti psicologici comuni dei bevitori sono l'ansia di incapacità di sopportare le frustrazioni la ricerca immediata di gratificazioni l'impulsività e la tendenza alla depressione in particolare Kessel e Walton hanno analizzato i tratti della personalità che inducono all'alcol e hanno individuato l'immaturità come aspetto centrale, insieme ad autoindulgenza inoltre gli alcooldipendenti possono problemi sessuali che cercano di superare attraverso la alcool per diventare disinibiti
  - - - 1 Allegria aumento della loquacità benessere generale
      - 2 all'euforia iniziale subentra un aumento dell' impulsività e dell'aggressività per la riduzione della capacità di autocontrollo in alcuni soggetti prevalgono gli effetti depressivi dell'alcol e si manifestano malinconia solo sonnolenza pianto e angoscia
      - 3 lo stato di intossicazione acuta Riduce la capacità di coordinare le idee il movimento
      - 4 gli stadi finali dell'intossicazione sono caratterizzati da sonno anomalo molto profondo che arriva fino al coma etilico e in casi molto gravi anche alla morte
    - - I sintomi dell'astinenza possono essere iperattività insonnia nausea vomito allucinazioni ansia tremori alle mani possono comparire crisi convulsive dette epilessia alcolica
      - Una delle manifestazioni più gravi delle crisi astinenziali è il delirium tremens una sindrome psicotica in cui la persona manifesta forte agitazione paura irrequietezza angoscia presenta fisicamente sudore tremore febbre allucinazioni e aumento della frequenza cardiaca
        
        In genere il Delirium puoi sorgere da 1 a 4 giorni dopo la cessata assunzione di alcolici
  - - - L'alcolista spesso si trova isolato e allontanato da amici e parenti In generale si crea nella famiglia un rapporto conflittuale spesso i figli diventano controllori alleandosi col genitore che non beve
- - - - ECSTASY SIA ALLUCINOGENO SIA STIMOLANTE
      - Droghe depressive, che rallentano l’attività della mente e del corpo: oppio, morfina, eroina, alcool e barbiturici;
        
        i narcotici (morfina ed eroina) droghe che riducono il dolore
        
        Droghe stimolanti, che hanno un’azione eccitante su tutte le parti del corpo: anfetamine, cocaina, caffeina, nicotina ed ecstasy;
        
        Droghe allucinogene o psichedeliche, che modificano le percezioni sensoriali: hashish, mariuyana e LSD.
        
        mariuyana allucinogeno leggero
        
        LSD allucinogeno pesante
      - in base all'inquadramento giuridico
        
        droghe illecite
        
        droghe controllate
        
        droghe lecite
- - - - GIOVANI A RISCHIO
        
        CONSULENZA
        
        SUPPORTO PSICOLOGICO
        
        PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
        
        PSICOTERAPIA FAMIGLIARE
        
        INFORMAZIONE
        
        STRUTTURE RESIDENZIALi che mettano in atto un progetto rieducativo
        
        servizi a bassa soglia
        
        unità di strada, centri diurni
        
        presa di contatto con l'utenza marginale
        
        servizi di sostegno alla persona finalizzati al reinserimento lavorativo
        
        NECESSITA' DI UNA RETE DI SERVIZI
        
        FRONTE COMUNE CULTURALE OLTRE CHE OPERATIVO
        
        COLLABORAZIONE piena basata sul rispetto e la fiducia
        
        ricognizione dei problemi che la persona affronta per renderla PROTAGONISTA del proprio progetto di recupero