Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (STORIA INCLUSIONE (L.118/71 ART. 28 ISTRUZIONE…
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
INTEGRAZIONE VS INCLUSIONE
INTEGRAZIONE
=fa intendere un insieme di rocessi sociali e culturali da acquisire, da "integrare" affinché un individuo diventi un membro effettivo di un gruppo (classe, scuola, società)
INCLUSIONE
= fa intendere un inserimento che prevede uno stare e un fare "normali", un "aggiungere" un individuo ad un gruppo.
STORIA INCLUSIONE
L
.118/71 ART. 28
ISTRUZIONE DELL'OBBLIGO IN CLASSI NORMALI, tuttavia non aboliva le classi speciali. prescriveva l'inserimento del disabile in classi comuni, su iniziativa della famiglia.
L.517/77
stabiliva con chiarezza tutti gli elementi utili all'integrazione del disabile mediante
presa in carico del progetto da parte dell'intero CdC e l'introduzione dell'insegnante specializzato.
L.104/92
diviene il
punto di riferimento normativo dell'integrazione scolastica
degli alunni con disabilità a tutela della DIGNITA' UMANA DELLA PERSONA con disabilità e
impegnava lo Stato a rimuovere le condizioni invalidanti che ne impedivano lo sviluppo sia sul piano della partecipazione sociale, sia su quello dei deficit sensoriali e psico-motori per i quali prevede interventi riabilitativi.
TU 297/94 vi confluisce la parte della 104 che riguarda l'istruzione
D.lgs. 66/2017
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Negli ultimi anni il tema dell'INCLUSIONE è stato allargato ( flussi migratori, nuove povertà, disorientamento genitori) fino a determinare che la scuola deve essere in grado di rispondere
ai BES di tutti gli studenti
Approccio BIO-MEDICO
Il concetto di "NORMALITA'" veniva assunto come modello di riferimento e comparazione, classificabili come malattie o condizioni socio-economiche che esponevano al rischio di emarginazione sociale. Questo approccio mette in secondo piano l'approccio pedagogiche e
non guarda alle potenzialità di sviluppo degli alunni con disabilità
ma si limita a
tentare di riabilitare il deficit e a ridurre la distanza con la normalità.
Approccio BIO-PSICO-SOCIALE
2001 OMS riformula il concetto di salute e introduce il MODELLO di benessere BIO-PSICO-SOCIALE non più inteso come ASSENZA DI MALATTIA, da cui ICF
ICF
(International Classification of Functioning) promuove UN APPROCCIO GLOBALE, attento alle POTENZIALITA' COMPLESSIVE, alle VARIE RISORSE DEL SOGGETTO, tenendo presente che il contesto personale, culturale, naturale e sociale incide profondamente nelle possibilità di esprimersi di ciascuno.
La DISABILITA' viene a dvenire così UNA CONDIZIONE DI SALUTE IN UN AMBIENTE SFAVOREVOLE.
L'ICF prevede
barriere
e
facilitatori.
TIPOLOGIE DI BES
ADHD
Sindrome da deficit di attenzione e iperatività
DSA
e/o disturbi evolutivi specifici
HANDICAP**
104/92**
SVANTAGGIO SOCIALE E CULTURALE,
causa del disagio scolastico, attribuibile alla scuola, alla famiglia al carattere
Difficoltà linguistiche
dei migrangti
L. 170/2010 e conseguenti DM 12/07/2011 + allegate Linee Guida vengono previsti i PDP x DSA
Direttiva Ministeriale 27/12/2012 s estendono i PDP ai BES
TRIBUNALE GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA SENTENZA 122/2011 ha dichiarato illegittimo il provvedimento di non ammissione di uno studente con DSA alla classe successiva
TAR Lombardia (sentenza 2251/08) ha accolto il ricorso di una studentessa con disturbi specifici che non era stata ammessa all'esame di Stato conclusivo sec. sup.
Circolare MIUrR 8/3/2013
certificazioni da presentare entro il 31 marzo con particolare riguardo negli anni terminali per predisporre il necessario per l'esame di Stato. In assenza della certificazione la circolare prevede che sia il CdC a motivare verbalizzandole le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Deve essere chiaro, però che la L. 170/2010 garantisce il diritto al successo formativo e non il diritto alla promozione
TAR FRIULI Sez. I Sent 12-1-2012 Ove la scuola dimostri di aver posto in essere gli adempimenti necessari la non ammissione alla classe successiva per una grave insufficienza nella verifica del debito nella materia professionalizzante l'indirizzo.
BES sono tutti alla pari non ci sono BES di seria A e BES di serie B La scuola ha il dovere di riconoscere i BES, punto di riferimento è l'ICF adottato in Italia già dal 2012
LINEE GUIDA= Il PTOF è inclusivo quando prevede nella QUOTIDIANITA' AZIONI DA COMPIERE, INTERVENTI DA ADOTTARE, PROGETTI DA REALIZZARE, la possibilità di dare risposte precise ad esigenze educative individuali. Richiedono al DS soprattutto di promuovere e incentivare attività diffuse di aggiornamento e di formazione del personale sull'Inclusione.
Progettazione interventi e valutazione= Il Collegio Docenti inserisce nel
PTOF il PIANO PER L'INCLUSIONE
, cioè un
documento programmatico attuativ
o della scuola in materia di inclusione, che definisce le modalità per l'utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento, nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento in termini di inclusione scolastica.
VALUTAZIONE dei BES sempre come VALUTAZIONE DEI PROCESSI e non solo della PERFORMANCEe va rapportata (in decimi) al PEI/PDP