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IL REGNO DELLE PIANTE (Nelle piante si possono distinguere due parti…
IL REGNO DELLE PIANTE
Nelle piante si possono distinguere due parti principali:
1) Parte aerea che comprende fusto e foglie
2) Parte sotterranea formata dalla radice che fissa la pianta al terreno e che assorbe dal suolo la linfa grezza cioè l'insieme di acqua e sali minerali che serve per il processo della fotosintesi clorofilliana.
LA RADICE
L'insieme delle radici di una pianta si chiama apparato radicale. La possibilità maggiori o minori di nutrimento della pianta dipendono dall'apparato radicale al variare della sue estensione.
DEFINIZIONE:
le radici, apparati sotterranei di una pianta, hanno forme e dimensioni differenti.
La radice in pochi casi non si sviluppa sottoterra, uno di questi è l'edera; in questa pianta le radici sono aeree avventizie.
PARTI DELLA RADICE:
nella radice si distinguono diverse parti: l'apice radicale, la zona di accrescimento e la zona di assorbimento.
STRUTTURA DELLA RADICE:
sezionando una radice è possibile osservare i tessuti che la compongono: la parte più esterna è l'epidermide, su di essa crescono i peli radicali; il secondo tessuto presente all'interno della radice è la corteccia succeduta dal cilindro centrale, composto da due diversi tubi detti vasi legnosi e e vasi cribrosi che costituiscono il tessuto conduttore.
All'interno dei vasi legnosi scorre la linfa grezza che riesce a raggiungere le parti alte della pianta grazie al fenomeno della capillarità.
Nei cribrosi, invece, scorre la linfa elaborata ricca di zuccheri prodotti dalla fotosintesi clorofilliana.
I peli radicali presenti sull'epidermide sono rivestiti dalla membrana cellulare che è semipermeabile. Attraverso il fenomeno della osmosi (passaggio dell'acqua dal comparto a minor concentrazione di sali al comparto di maggior concentrazione)l'acqua passa dal terreno all'interno del pelo radicale risaledno come linfa grezza nella pianta.
IL FUSTO
Il fusto delle piante può presentarsi cavo, come quello del grano, oppure pieno, come quello degli alberi.
FUNZIONE:
Il fusto svolge due diverse funzioni: la prima funzione è quella di collegare le parti della pianta con le radici, così creando degli scambi di sostanze nutritive come quelli della linfa grezza dalle radici alle foglie e la linfa elaborata dalle foglie alle altra parti della pianta. La seconda funzione del fusto è di sostenere rami e foglie, infatti il fusto è una parte essenziale del corpo di una pianta.
Nelle zone aride il fusto è ricco di acqua. In alcune specie particolari, invece, il fusto si sviluppa sottoterra, un esempio sono i tuberi.
TIPOLOGIE DEL FUSTO:
si differenziano varie tipologie di fusto con il variare di certi criteri. Nelle piante di maggiori dimensioni il fusto è più spesso e robusto per questo la consistenza di esso è legnosa. Nelle piante più esili il fusto è erbaceo, di colore verde e prende il nome di stelo. Il fusto ha una forma circolare ottimale per la distribuzione di nutrimento all'interno della pianta.
PARTI DEL FUSTO:
osservando il fusto si può notare un asse principale, il fusto, e delle "vie" laterali; i rami. Sopra di essi si possono rintracciare delle gemme che in base alla loro posizione sui rami e sul fusto o alla base delle foglie si dicono apicali o ascellari. Quando le gemme si schiudono possono dar vita a fiori o foglie.
STRUTTURA DEL FUSTO:
sezionando il fusto si possono riconoscere varie parti: esternamente si trova l'epidermide un tessuto sottile; procedendo verso l'interno si può trovare la corteccia, strato protettivo che avvolge il fusto; avvolto dal cilindro centrale che essendo ricco di vasi conduttori forma il sistema conduttore, si può trovare il midollo che riserva alcune sostanze per la pianta.
Nei vasi legnosi (presenti al centro del legno) scorre la linfa grezza, mentre nei vasi cribrosi (situati nel libro) scorre la linfa elaborata. Il cambio produce entrambi i vasi ogni anno, per questo si ingrossa alternando anelli di libro e di cambio.
LA FOGLIA
FUNZIONE:
All'interno della foglia si svolgono funzioni fondamentali:
1) la fotosintesi clorofilliana: è un processo attivato dalla luce, nei cloroplasti della cellula anidride carbonica e acqua si trasformano in ossigeno e glucosio.
2) la traspirazione: serve a diminuire la temperatura delle foglie quando fa molto caldo, la foglia si libera dell'acqua attraverso il vapore acqueo.
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PARTI DELLA FOGLIA:
1) picciolo: collega la foglia al ramo e contiene vasi cribrosi e legnosi.
2) lamina: parte più visibile della foglia suddivisa in pagina superiore e pagina inferiore.
3) nervature: organi che trasportano la linfa e che sostengono la foglia.
STRUTTURA DELLA FOGLIA:
la foglia è costituita da diversi tessuti:
- epidermide, si compone di cellule piatte; la parte superiore è impermeabile (cuticola) e nella parte inferiore vi sono gli stomi (buchi) avvolti dalle cellule di guardia che regolano la loro apertura e chiusura.
- tessuto a palizzata, si compone di cellule ricche di cloroplasti
- tessuto lacunoso, è costituito da cellule che lasciano circolare aria.
Le prime piante a che si sono sviluppate sulla Terra furono quelle acquatiche succedute da quelle terrestri (felci, equiseti e muschi).
In antichità le piante terrestri così come le alghe non possedevano fiori e la loro riproduzione avveniva per via sessuata (gameti) o via asessuata (spore)
Nel passaggio dalle piante acquatiche a quelle terrestri si sviluppò il sistema di vasi di trasporto per l'acqua.
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RIPRODUZIONE: può effettuarsi una o più volte nella vita di una pianta:
- piante perenni
- piante annuali
- piante biennali
Le piante si riproducono attraverso due processi:
1) riproduzione asessuata (agamica o vegetativa), essa è molto spesso presente in natura, ne sono un esempio tuberi, bulbi e rizomi.
Dalla riproduzione agamica nascono piante identiche al genitore, per tanto questa riproduzione viene fatta anche artificialmente con MARGOTTA; TALEA e PROPAGGINE (tecniche di chirurgia vegetale).
2) riproduzione sessuata (gamica) si attua negli oraganismi più evoluti: i figli acquisiscono caratteristiche da ciascuno dei due genitori.
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Comprende: organismi pluricellulari, organismi eucarioti e organismi autotrofi.
Le piante trasformano l'energia solare in energia chimica grazie al processo della fotosintesi clorofilliana.
Le piante sono essenziali perché: producono ossigeno favorendo la vita di esseri umani e animali; forniscono materiali per costruzioni; proteggono il suolo da alcuni agenti atmosferici grazie alle radici; sono una fonte alimentare per altri esseri viventi come gli animali e l'uomo.