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CAPITOLO 2 (Gli Imperatori D'adozione (Traiano (98-117) si rivelò uno…
CAPITOLO 2
Gli Imperatori D'adozione
Il senato proclamò imperatore
Cocceio Nerva
(96-98) che chiamò al suo fianco il potente generale
Ulpio Traiano
.
Traiano
(98-117) si rivelò uno dei migliori sovrani romani, durante il suo Regno l'impero raggiunse la massima estensione e iniziò una vera e propria politica di assistenza sociale.
Sul piano militare.
Sul piano politico.
Publio Elio Adriano
(117-138) uno dei tre imperatori filosofi.
Antonio Pio
(138-161) e Marco Aurelio (161-180) furono regni pacifici.
Commodo
(180-192) fu privo delle virtù e delle capacità del padre.
ROMA FRA IL 1° E IL 3° SECOLO.
L'impero romano raggiunse la massima estensione.
Le guerre di conquista si diradarono e vennero consolidati i confini.
Il flusso di schiavi dalle provincie verso l'Italia diminuì sensibilmente.
Di conseguenza i proprietari terrieri dovettero rinunciare alle colture specialistiche, Che richiedevano maggiore impegno di manodopera.
I proprietari per non rinunciare alle colture specialistiche si rivolsero ad un altro tipo di manodopera:
I
coloni
Una sorta di affittuari che versavano un canone per poter lavorare i campi.
Le province dell'impero conobbero un notevole sviluppo agricolo .
E non ebbero più bisogno dei prodotti provenienti dall'Italia.
LA CRISI DEL II - III SECOLO
Con la morte di
Alessandro Severo
ucciso da una congiura di militari.
Dopo questo evento iniziò per Roma una crisi politica ed economica che durò per oltre 50 anni.
L'intensificazione degli attacchi dei barbari che premevano ai confini settentrionali e orientali.
Le forti rivalità fra le frazioni sfociarono in una drammatica fase di anarchia militare.
La crisi fu superata quando nel 284 l'esercito nominò imperatore il generale Diocleziano.
Alla morte di Augusto si pose il problema della successione.
Augusto che non aveva figli maschi aveva nominato come erede il figlio adottivo Tiberio.
Si stabilì così il principio che la successione imperiale avvenisse per eredità e per quasi un secolo salirono al trono imperatori che appartenevano tutti alla stessa famiglia o
dinastia
.
TIBERIO
Proseguì la politica di Augusto e favorì la ripresa della vita economica in Italia e nelle province.
CALIGOLA
Venne ucciso da una congiura dei suoi pretoriani.
CLAUDIO
Salì al trono a oltre 50 anni e seppe circondarsi di consiglieri abili e capaci, tra i quali alcuni
liberti
.
Organizzò l'amministrazione statale in grandi uffici, simili agli odierni ministeri. Inoltre per la prima volta ammise in senato i nobili della Gallia.
Diede via al processo che avrebbe portato all'estensione della cittadinanza.
NERONE
Non era ancora diciassettenne e iniziò sotto la guida della madre di Agrippina, del prefetto del pretorio Afranio Burro e del suo precettore , il celebre filosofo
Seneca
.
Il suo regno fu segnato dal terrore, dalle rivolte e dagli assassini.
Con la sua morte si concluse l'età dei Giulio-Claudi.
Il ruolo del Senato e delle vecchie famiglie patrizie divenne sempre più marginale e la scelta dell'imperatore fu sempre più legata al favore dell'esercito.
Così avvenne che nell'anno 69 ci furono ben 4 imperatori, ciascuno sostenuto da una parte dell'esercito:
Otone
Vitellio
Galba
Flavio Vespasiano
Risultò infine l'unico vincitore.
Fu il primo generale a salire al trono:
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A Vespasiano succedette Tito, che però regno solo due anni.
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