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La Chiesa nel Cinquecento e la protesta di Lutero
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La Chiesa nel Cinquecento e la protesta di Lutero
Nel Medioevo la chiesa aveva esteso il proprio controllo politico ed economico su un territorio sempre più vasto, fino a formare uno Stato che il papa governava come un re.
I pontefici giustificavano questo potere affermando che la missione spirituale del papato non poteva dipendere dall'autorità di altre nazioni o sovrani.
Spesso però gli uomini di Chiesa, avevano trascurato i loro doveri religiosi. La situazione degenerò all'inizio del Cinquecento: pontefici, cardinali e vescovi facevano a gara per commissionare agli artisti più famosi chiese, palazzi capolavori di pittura e scultura, ma contribuirono ad aumentare la decadenza morale e la corruzione.
I pontefici manifestavano sempre di più le ambizioni personali favorendo il nepotismo. Con questo processo di modernizzazione toccò l'apice con Alessandro VI di Borgia, Giulio II, poi con Leone X e Clemente VII.
Papa Leone X e Clemente VII appartenevano alla famiglia dei Medici, nel periodo dal 1513 al 1534, con un breve periodo di Adriano VI , che tento di riformare la curia romana.
In Germania la corruzione della Chiesa era sentita dai fedeli, vi erano molte proteste per le continue richieste di pagamento delle decime da parte del clero.
In questo clima ostile la vendita delle indulgenze provocò uno scandalo , che fece ribellione contro la Chiesa cattolica.
Il 31 ottobre 1517 sul portone della cattedrale di Wittenberg, il monaco agostiniano Martin Lutero, affisse un documento contenente 95 tesi che erano argomenti di discussione contro la dottrina delle indulgenze.
Da quel momento è iniziata la riforma protestante. Lutero toccò anche altri temi in materia di religione, come il sacerdozio: secondo Lutero tutti i credenti in quando battezzati potevano leggere e capire i testi sacri per mezzo della fede. Anche alcuni sacramenti venivano considerati superflui: Lutero ne salvò solo 3, battesimo, eucarestia e penitenza in quando erano gli unici presenti nelle sacre scritture. Il vero cristiano doveva adorare solo Dio, non i Santi e le relique nè la Madonna. Infatti Lutero voleva togliere le immagini sacre dalle Chiese.
I membri del clero praticavano la Simonia cioè la concessione in cambio di denaro di benefici spirituali, altri chiedevano la dispensa cioè il permesso del papa ad esonerarli dall'obbligo di svolgere determinati compiti religiosi
.
Nel Basso Clero questo non avveniva, ma era diffusa l'ignoranza e i modi inadatti alla vita religiosa.
L'Umanista Erasmo di Rotterdam sosteneva la necessità di riformare la Chiesa limitando il potere del papa e aumentando i concili ed proponeva lo studio "scientifico" delle Sacre Scritture
L'aspetto più evidente della corruzione della Chiesa era legato alla vendita delle indulgenze in cambio di offerte di denaro. Il fedele otteneva la diminuzione o la cancellazione delle pene da scontare in Purgatorio per i peccati fatti. Le indulgenze venivano certificate in con una lettera di confessione.
Nei primi anni del Cinquecento, fiorì un vero e proprio commercio di indulgenze i banditori giravano per le strade ad acquistare la remissione dei peccati. Tale pratica si intensificò nel 1506 con papa Giulio II avviò i lavori per la costruzione della basilica di San Pietro in Vaticano
Le idee di Lutero si diffusero con il sostegno dei principi tedeschi che vedevano nel movimento di Lutero l'occasione per rendersi indipendenti dall'imperatore cattolico.
Papa Leone X reagi duramente è il 15 giugno 1520 emanò una bolla con la quale diede a Lutero due mesi di tempo per abiurare cioè rinunciare alle idee e dottrine , pena la scomunica. La scomunica per il fedele era l'esclusione dalla Chiesa, la persona veniva emarginata e i suoi beni sequestrati. Lutero brucio la bolla nella piazza di Wittenberg affermando che era stata scritta dall'Anticristo, e chiese un concilio che giudicasse la sua tesi e quella del papa.
Lutero fu protetto dal principe di Sassonia Federico III il Saggio
Federico III ottenne che Lutero fosse giudicato dalla Dieta imperiale che si era riunita nel 1521 a Worms.
L'imperatore Carlo V fece mettere al bando Lutero dai suoi territori. Lutero si nascose nel castello della Turingia dove si dedicò alla stesura delle sue opere che furono subito stampate e vennero diffuse. Tradusse in tedesco dal latino la Bibbia per renderla accessibile. La riforma di Lutero coinvolse anche larghi strati della popolazione .
Lutero lasciò ai principi di fare una Chiesa tedesca separata da quella romana. Molti ne approfittarono creando piccoli Stati autonomi .
I Principi si accanirono sulla popolazione estendendo i propri diritti signorili cancellando le antiche consuetudini feudali consentendo ai contadini di sfruttare i boschi, i fiumi e i pascoli. I contadini si ribellarono nel 1525, quando Carlo V era in Italia, ci furono violente sommosse, gli insorti crearono un esercito guidato da Thomas Muntzer, chiedendo la distribuzione delle terre confiscate alla chiesa dai principi luterani. Lutero si schierò dalla parte dei nobili sterminando oltre 100.000 contadini.
Non tutti i principi tedeschi erano favorevoli alla Riforma, molti di loro chiesero che venisse applicata la condanna di Worms contro Lutero.
Dopo il sacco di Roma fatto dai lanzichenecchi imperiali di credo luterano, i principi cattolici chiesero alla dieta di Spira di rifare la condanna. I nobili a favore di Lutero fecero una protesta scritta per la.prima volta nella storia, un organismo che proclamava la libertà di coscienza cioè il diritto di agire secondo le proprie convinzioni.
Da quel momento i seguaci di Lutero vennero chiamati protestanti. Nel 1531 costruirono una alleanza militare detta la lega di Smalcalda aprendo un conflitto contro l'impero, terminò nel 1555 con la pace di Augusta. Tale trattato dava ai principi tedeschi la possibilità di scegliere tra cattolicesimo o luteranesimo, e ai sudditi l'obbligo di aderire alla religione del proprio principe, detto principio di curius regio eius religio cioè a chi appartiene il territorio determina la religione.